Ieri sera a Pomigliano d’Arco si è tenuta una fiaccolata silenziosa in memoria di Frederick Akwasi Adofo, il clochard di origini ghanesi ucciso dai due sedicenni la scorsa settimana. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa mille persone, tra cui assessori, sindaci, associazioni e gente comune, tutti uniti per chiedere giustizia e una società più inclusiva e accogliente.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minori di Napoli ha convalidato il fermo emesso nei confronti dei due giovani accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. I ragazzi avrebbero ammesso l’aggressione, ma avrebbero dichiarato di non essersi resi conto della gravità delle percosse inflitte al clochard.

Secondo le telecamere di videosorveglianza della zona, i due sedicenni avrebbero assalito Adofo dopo aver finto di volerlo salutare, porgendogli il cinque con la mano. La brutale aggressione ha causato la morte del senzatetto.

La cittadina di Pomigliano d’Arco è stata colpita negli ultimi mesi da diversi episodi di criminalità, e la fiaccolata di ieri sera è stata un modo per isolare la violenza e chiedere una società più umana e solidale. La partecipazione di così tante persone dimostra che la comunità è unita e pronta a lottare per i propri valori.

Articolo precedenteSicurezza estiva ad Avellino: il piano per contrastare i comportamenti antisociali
Articolo successivoGiustizia per il clochard ucciso a Pomigliano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui