Il gip Marcello Rotondi ha accolto la richiesta del pubblico ministero Cecilia Annecchini e ha archiviato il procedimento a carico dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino nell’inchiesta Aste Ok. Il giudice ha condiviso le conclusioni del pubblico ministero e le argomentazioni del difensore dei militari, il professor Giuseppe Della Monica, durante la discussione in aula sull’opposizione all’archiviazione presentata dal professor Carlo Taormina per l’imputato Gianluca Formisano. Di conseguenza, le accuse nei confronti dei tre militari sono cadute.
Secondo il gip Rotondi, i verbali di sommarie informazioni non sono stati manomessi e i militari non hanno commesso abusi in atti d’ufficio e violenza privata durante le indagini. Le indagini erano state avviate dopo la trasmissione degli atti da parte del Tribunale di Avellino, che aveva inviato i verbali delle testimonianze di due esecutati ascoltati nel settembre 2022. A novembre si era aggiunta la querela sporta da Gianluca Formisano, imprenditore di Serino difeso dall’avvocato Taormina, contro i carabinieri del comando provinciale di Avellino.
Questa decisione del gip conferma l’assenza di prove di falsi verbali da parte dei militari e scagiona completamente gli accusati. L’inchiesta Aste Ok aveva destato molta attenzione e ora si conclude con l’archiviazione del procedimento a carico dei Carabinieri. Si spera che questa decisione possa contribuire a ristabilire la fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e a garantire la correttezza delle indagini.