Processo clan Puca, Verde e Ranucci: condanne e assoluzioni

Nel processo davanti al giudice per le indagini preliminari di Napoli, Giuseppe Sepe, sono state emesse numerose condanne e alcune assoluzioni nei confronti di presunti membri dei clan Puca, Verde e Ranucci di Sant’Antimo, nella provincia di Napoli.

Complessivamente, gli imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti hanno ricevuto una sentenza complessiva di 114 anni e 4 mesi di carcere. Tuttavia, Agostino Russo, considerato il capo del clan Verde, è stato assolto da tutte le accuse, tra cui associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, scambio elettorale e reati legati al possesso e all’uso di armi. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli aveva richiesto una condanna di 15 anni di reclusione per Russo.

Il collegio difensivo di Russo era composto dagli avvocati Raffaele Chiummariello, Beatrice Salegna, Mario Angelino, Teresa Frippa, Antonio Verde, Rocco Maria Spina e Alfonso Quarto.

Tra le altre condanne, Armando Angelino è stato condannato a 16 anni di carcere, Antonio Arena a 10 anni, Angela Belardo a 3 anni, Antimo Belardo a 8 anni, Antonio Ceparano a 13 anni e 4 mesi, Salvatore Di Domenico a 10 anni, Stefano Fantinato a 10 anni, Francesco Ianniciello a 8 anni, Massimiliano Imbemba a 8 anni, Gaetano Pecoraro a 10 anni, Carmine Petito a 10 anni e Nicola Rinaldo a 8 anni.

Questo processo rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le organizzazioni criminali che operano nel territorio napoletano. La giustizia ha dimostrato di essere determinata nel contrastare il traffico di droga e le attività illegali che minano la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

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