Durante l’interrogatorio condotto dalla Squadra mobile, il sospettato di 29 anni di Benevento, indagato per violenza sessuale e stalking, ha negato tutte le accuse. Ha sostenuto che la persona che lo ha denunciato, che ha definito come una persona instabile, avrebbe inventato tutto l’accaduto. L’uomo è accusato di comportamenti violenti e minacciosi verso una donna con la quale avrebbe cercato di instaurare una relazione.

Le ipotesi di reato riguardano gli episodi che, secondo gli inquirenti, si sarebbero verificati a partire da giugno 2020. Secondo le autorità, il 29enne avrebbe estratto un coltello a serramanico e minacciato la ragazza puntandolo alla gola, costringendola ad avere rapporti sessuali con lui. Successivamente, nel giugno 2022, avrebbe minacciato la donna con una pistola e due coltelli, dicendole che l’avrebbe uccisa se non fosse diventata la sua compagna. Inoltre, le avrebbe imposto di scambiarsi i numeri di telefono e avrebbe controllato i suoi movimenti, inviandole numerosi messaggi minacciosi tramite WhatsApp.

L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Leone, ha respinto tutte le accuse durante l’interrogatorio. La donna è assistita dall’avvocato Sergio Rando. L’indagine è stata avviata grazie a un episodio che sarebbe avvenuto nel giugno 2020 e il caso è ora al centro delle indagini condotte dal pubblico ministero Stefania Bianco.

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