Il cantiere di Porta Ovest a Salerno è stato oggetto di critiche da parte dell’Anticorruzione a causa dei costi eccessivi e dei ritardi accumulati. Secondo la relazione dell’Anticorruzione, la procedura di appalto, avviata nel 2012, era ancora in corso di esecuzione. L’Ufficio competente ha richiesto all’Autorità Portuale una relazione dettagliata sull’avanzamento dei lavori, evidenziando le modifiche apportate, le controversie in corso e lo stato di completamento dell’intervento. Dalla documentazione fornita è emerso che diversi fattori hanno ostacolato il regolare svolgimento dei lavori. Nella prima fase, dal 2014 al 2020, si sono verificate gravi problematiche che hanno causato ritardi e rallentamenti. In particolare, sono state coinvolte vicende giudiziarie, con il sequestro disposto dalla Procura che ha comportato la sospensione dei lavori per un anno, e questioni economico/giudiziarie riguardanti la società mandataria Tecnis spa, che è stata oggetto di un’interdittiva antimafia e successivamente ammessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria. L’Anticorruzione ritiene che l’attività amministrativa per il monitoraggio delle interferenze con le infrastrutture autostradali esistenti non sia stata svolta con l’efficienza e la tempestività necessarie, violando la legge. Una pronta attivazione del monitoraggio avrebbe probabilmente ridotto la durata della sospensione dei lavori.