Una coppia di angeli, trafugati il 2 agosto 2000 dalla chiesa di San Pietro Apostolo e dello Spirito Santo a Fisciano, è stata finalmente restituita alla sua sede originaria. Il Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, Capitano Claudio Mauti, ha consegnato i due angeli al parroco don Vincenzo Pierri.

I due angeli in marmo facevano parte dell’altare risalente al 1762 della Chiesa di San Pietro Apostolo e Spirito Santo di Fisciano. Le indagini sono partite da un sopralluogo congiunto con funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, presso una villa nel Comune di Seravezza (Lucca), appartenuta a un avvocato defunto e attualmente divisa tra i suoi eredi.

Durante le operazioni di verifica dei numerosi beni custoditi nella villa, i carabinieri hanno notato che alcuni di essi avevano chiaramente una provenienza ecclesiastica. Dopo aver accertato l’illegalità del possesso di questi beni, grazie al confronto tra le immagini in tempo reale dei due angeli e quelle presenti nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, le opere sono state sequestrate.

Gli accertamenti successivi hanno dimostrato che gli eredi del defunto proprietario della villa non erano coinvolti nei fatti, confermando così la loro estraneità alla vicenda.

Dato il carattere giuridico dei beni ecclesiastici e di quelli appartenenti agli enti pubblici, ovvero la loro inalienabilità, i due angeli sono stati restituiti alla chiesa di San Pietro e Spirito Santo a Fisciano. Questo episodio rappresenta un importante risultato nella tutela del patrimonio culturale e religioso del nostro paese, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare le opere d’arte sacra che fanno parte della nostra storia e della nostra identità.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui