I genitori di Francesco D’Onofrio hanno deciso di non accettare la chiusura del caso da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Secondo il pm, Francesco sarebbe stato alla guida dell’auto che si schiantò contro un muro per evitare un cinghiale sulla strada provinciale tra Baia e Latina a Pietramelara nel maggio del 2022.

Francesco perse la vita in quell’incidente, ma i genitori sono convinti che non fosse lui alla guida, bensì Carmelindo Verolla, un altro ragazzo di 17 anni, come Francesco, ma fortunatamente sopravvissuto nonostante il lungo ricovero in ospedale. Entrambi i ragazzi erano minorenni e non avrebbero dovuto essere alla guida di quell’auto.

I genitori di Francesco, attraverso i loro avvocati, hanno quindi chiesto alla Procura di non chiudere il caso e di approfondire ulteriormente le indagini. Vogliono scoprire la verità sulla tragica morte del loro figlio e accertare chi era alla guida dell’auto quel giorno.

Questa vicenda mette in luce la necessità di rispettare le leggi sulla guida dei veicoli, soprattutto per i minori. È fondamentale che i genitori e la società nel suo complesso si impegnino affinché situazioni del genere non si verifichino più. La sicurezza stradale deve essere una priorità assoluta, soprattutto quando si tratta di giovani alla guida.

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