Lo scontrino che ha fatto scalpore è quello che include anche un supplemento di 50 centesimi per il ghiaccio nella bibita. Un euro e cinquanta centesimi in più sul totale dello scontrino per tre persone che hanno richiesto del ghiaccio nelle loro consumazioni.
Questa è la storia che sta facendo il giro del web, come riportato oggi dal quotidiano “Il Mattino”. Tutto è accaduto ieri in un lido a Santa Marina, nella frazione di Policastro.
La denuncia è stata fatta direttamente dal cliente, che ha pubblicato la foto dello scontrino sui social. Non si lamentava tanto del costo del servizio, ma del gesto in sé.
La foto dello scontrino ha suscitato numerosi commenti e reazioni di vario genere. La maggior parte delle persone si è schierata a favore del cliente, indignandosi per la tendenza a dover pagare per ogni servizio.
Tuttavia, c’è stato anche chi ha difeso l’azione della proprietaria del lido, sostenendo che si tratta di un servizio aggiuntivo e che per fornire ghiaccio è necessaria energia elettrica.
La questione sollevata da questo scontrino mette in luce un dibattito più ampio sulla tendenza ad aggiungere supplementi per ogni aspetto del servizio. Molti consumatori si sentono ormai oppressi dai continui costi aggiuntivi, che sembrano non avere fine.
In un periodo in cui la crisi economica ha colpito molte persone, è comprensibile che i consumatori si sentano frustrati e indignati di fronte a questi supplementi. Tuttavia, è anche importante considerare il punto di vista dei proprietari di attività commerciali, che devono far fronte a costi e spese per offrire servizi aggiuntivi.
In conclusione, questo scontrino ha scatenato un acceso dibattito sulla tendenza al pagamento di ogni servizio e sulla frustrazione dei consumatori di fronte a continui costi aggiuntivi. È un tema complesso che richiede una riflessione più ampia sulla sostenibilità economica delle attività commerciali e sulle aspettative dei consumatori.