Turista morto dopo essere precipitato in un burrone, interdetto il tratto del Sentiero delle Sirene che attraversa la fascia collinare di Sorrento. Il tragico incidente risale al mese di ottobre dell’anno scorso quando un gruppo di escursionisti percorre il tracciato che da Sant’Agnello arriva fino a Massa Lubrense. Ad un certo punto, Anton Hass, 70enne di nazionalità svizzera, si allontana dalla comitiva.

Poco dopo, gli altri componenti del gruppo, non vedendolo più, si allarmano ed avviano le ricerche. Il corpo viene avvistato in un dirupo. Scatta l’allarme e sul posto arrivano i soccorsi. L’anziano viene raggiunto ma è già privo di vita. Troppo gravi i traumi riportati nella rovinosa caduta. Anche il recupero della salma si rivela estremamente complesso visto che si trova in una zona particolarmente impervia. Solo dopo circa tre ore l’operazione viene completata.

Nei giorni successivi ci si interroga sulla sicurezza del tragitto. Vengono effettuate verifiche da parte dei funzionari degli uffici tecnici dei Comuni di Sorrento e Sant’Agnello. Approfondimenti resi particolarmente complessi dalla vastità dell’area e dalla conformazione del suolo.

Poi, a marzo di quest’anno, viene effettuato un sopralluogo al quale, oltre ai rappresentanti delle due amministrazioni, partecipano i carabinieri della costiera ed alcuni delegati del Club Alpino Italiano. La successiva relazione evidenzia che il sentiero è caratterizzato in un primo tratto da un tracciato “tra prati, boschi e scarpate naturali, in cui è stata rilevata solo per brevi tratti la presenza di una staccionata in pali di castagno, in condizioni precarie e fatiscenti (con elementi divelti e rotti)”.

Il punto in cui si è verificato l’incidente presenta, invece, “una natura più ripida ed accidentata, tracciata su declivio roccioso, attraverso un percorso impervio, ricavato negli incavi delle pareti rocciose”. In particolare, nella parte in cui Anton Hass è precipitato nella scarpata, “si è rinvenuta la presenza di una staccionata in pali di castagno, in condizioni precarie e fatiscenti (con elementi divelti e rotti)”.

Situazione che non garantisce la fruizione in sicurezza del percorso. Il problema è che l’area in questione è suddivisa tra molti proprietari, tra i quali anche eredi di quelli originariamente indicati nei documenti presenti negli archivi comunali. Per questo, solo a distanza di mesi, è possibile identificarli tutti: sono ben 39.

Un lungo elenco di persone – cui si aggiungono anche un paio di enti ed una società – alle quali il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ha ora intimato di provvedere “ad horas ad inibire l’accesso al tratto del Sentiero delle Sirene ricadente nelle aree di rispettiva proprietà mediante l’apposizione di segnaletica di pericolo e divieto”, ed anche “all’installazione di recinzioni che impediscano l’accesso” ed “all’esecuzione di interventi di messa in sicurezza delle staccionate presenti”.

Una volta ultimate le opere prescritte un tecnico abilitato dovrà attestare l’eliminazione di ogni pericolo per la pubblica e privata incolumità.

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