Il parco Arbostella: una zona a rischio furti a Salerno

Negli ultimi otto anni, Francesco Granozi, leader dei Musicastoria, ha subito ben tre furti di attrezzatura musicale del valore di migliaia di euro. Tutti e tre i furti sono avvenuti nella stessa zona: il parco Arbostella. L’ultimo episodio risale alla scorsa domenica, quando dalla sua auto hanno rubato due casse, due diffusori acustici, due mixer e alcune valigette contenenti microfoni e cavetti.

Francesco è profondamente sconfortato e non ha fiducia nel poter recuperare la sua attrezzatura rubata. Sarà costretto a ricomprare tutto, poiché ne ha bisogno per lavorare. Secondo lui, l’Arbostella non è più un quartiere residenziale sicuro, come si potrebbe pensare. È diventata una zona a rischio, come molti altri quartieri di Salerno, dove mancano i controlli e le telecamere di videosorveglianza che potrebbero fare la differenza per i residenti e i frequentatori della zona.

Francesco, ci puoi raccontare cosa è successo? “Domenica sera ero stato a suonare in una villa privata per una festa di cinquant’anni. Verso le 21 ho parcheggiato la mia auto vicino al centro polifunzionale, a pochi passi dal teatro, perché dovevo partecipare alla serata finale di Arena Arbostella, una rassegna dedicata a Gino Esposito. Sono tornato poco dopo la mezzanotte, portando con me due chitarre, e sono salito in macchina. Dopo appena cento metri ho frenato bruscamente perché un gatto mi ha attraversato la strada e ho notato che il portellone posteriore era aperto. Mi sono fermato per controllare e ho visto che tutta l’attrezzatura era sparita. È stato un colpo molto duro per me. Ho girato per tutto il parco nella speranza di trovare qualcuno, poiché i ladri dovevano avere un’auto o un furgone per portare via tutti gli strumenti, ma non ho visto nessuno. A un certo punto ho incontrato una pattuglia dei carabinieri e ho raccontato loro quello che era successo”.

Non è la prima volta che sei vittima dei ladri… “Purtroppo no. La prima volta è successa nel 2015. Avevo preso un medicinale e mi ero addormentato in macchina vicino alla chiesa. Quando mi sono svegliato, mi sono accorto che mancavano due telefoni cellulari e una busta con dei soldi che servivano per pagare la band per una serata che avevamo fatto. Dopo diversi anni, ho recuperato i cellulari che erano finiti nelle mani di una persona a Nocera, dove si è poi svolto il processo. Poi, il 3 settembre 2016, c’è stato il secondo furto, vicino all’area giochi del parco. In quella circostanza mi hanno rubato delle valigie contenenti microfoni molto rari e due chitarre personalizzate con le mie iniziali e i colori delle squadre di calcio nazionale e della Salernitana. Inutile dire che non ho mai più rivisto nulla”.

L’ultimo furto è di diverse migliaia di euro. Speri di riuscire a recuperare qualcosa? “Purtroppo no, nemmeno le forze dell’ordine sembrano fiduciose. Il problema è che l’allarme sulla sicurezza nel parco Arbostella non può più essere sottovalutato. A un pizzaiolo hanno rubato una Panda solo per la marmitta; durante un concerto di Vasco Rossi hanno rubato un’auto di lusso; chi lascia la propria auto nel parcheggio vicino alla metropolitana non la trova più o scopre che gli oggetti dimenticati all’interno sono spariti. Fino a poco tempo fa, c’erano persone che si divertivano a sgonfiare le gomme delle auto nei box. Sono necessari maggiori controlli e soprattutto telecamere di videosorveglianza, che purtroppo mancano nella zona. I sistemi di videosorveglianza possono aiutare a individuare i delinquenti e possono anche dissuadere coloro che guidano troppo velocemente. L’area intorno al bar Verdi è particolarmente pericolosa per bambini e anziani, poiché le macchine e le moto sfrecciano ad alta velocità sia di giorno che di notte”.

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