La richiesta è stata chiara: è necessario modificare la legge e creare le condizioni normative per rendere più efficace l’azione delle forze dell’ordine sul territorio. In che modo? Rendendo meno discrezionale l’arresto di chi gira armato di pistola o con un coltello in tasca. In altre parole, non è sufficiente una semplice segnalazione o la convocazione dei genitori, ma serve un intervento più incisivo. È necessario modificare la legge per contrastare i tanti casi di violenza e omicidi commessi da minori in Italia.
Proviamo a ripercorrere gli eventi della tarda mattinata di giovedì scorso, quando a Caivano sono arrivati la leader di Fratelli d’Italia, tre ministri, i vertici amministrativi dell’area metropolitana e il capo della polizia Vittorio Pisani. Oltre all’orrore delle due bambine stuprate nella piscina devastata, si è aggiunto l’orrore di piazza Municipio con un 16enne che ha ucciso il musicista Giovanbattista Cutolo all’interno di un pub, senza motivo apparente. Durante il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza presieduto dal prefetto Claudio Palomba, si è discusso delle condizioni di vita a Caivano e delle esigenze delle aree metropolitane.
I magistrati presenti hanno sottolineato la necessità di modificare la legge per adeguarsi alle mutate esigenze delle aree metropolitane. È necessario ampliare gli interventi e stabilire limiti edittali differenti per rendere più efficace l’azione delle forze dell’ordine sul territorio e limitare la presenza di giovani armati che infestano l’area metropolitana. Questo messaggio non è caduto nel vuoto. Al contrario, sembra che sia stato istituito un tavolo per avviare un percorso legislativo che possa trasformare il caso di Napoli in un modello da seguire anche in altre realtà italiane.
Non è solo una questione giudiziaria o normativa, ma bisogna affrontare anche il problema della dispersione scolastica e investire nelle strutture sportive e ricreative. Questi sono i punti su cui si è posto l’accento durante l’incontro a porte chiuse con il presidente del Consiglio. Non si tratta solo di un problema di Caivano, ma si ragiona su scala metropolitana, alla luce dei dati presentati dal prefetto. Grazie al lavoro svolto dalla prefettura e dal Viminale, è stato possibile creare una piattaforma che ha raccolto i dati sulla dispersione scolastica. Questi dati hanno evidenziato che la dispersione scolastica raggiunge il 70% per gli abitanti delle palazzine di Caivano, che rischiano di entrare nel mondo dello spaccio e della delinquenza di strada.
Questi temi saranno affrontati oggi durante i vertici sull’ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura. Si discuterà di Caivano, di Piazza Municipio, delle risorse da impiegare e delle leggi da modificare. È necessario intervenire sulla questione delle armi, come confermato dalle parole del minore accusato dell’omicidio del musicista Giogiò Cutolo. È evidente che bisogna fare qualcosa, anche alla luce dell’episodio avvenuto a Ponticelli, dove un 15enne ha colpito con un coltello un suo coetaneo durante una partita di fantacalcio. È urgente dare la possibilità di arrestare e superare la discrezionalità.