Pozzuoli, Lido di Licola, Sbocco Canale di Licola. La foto è stata scattata nell'ambito del monitoraggio annuale di Goletta Verde, la barca di Legambiente che ogni estate percorre tutta la costa italiana per verificare lo stato delle acque, i cui risultati sono stati presentati il 12 agosto 2016 nel corso di una conferenza stampa a Roma. ANSA / US LEGAMBIENTE +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

In Campania, nel corso del 2022, sono stati accertati ben 11.031 reati ambientali lungo le coste. Si tratta di una situazione allarmante che riguarda sia i reati penali che quelli amministrativi. La media è di 23 reati ogni chilometro di costa, con un totale di 3.154 persone denunciate e arrestate e 819 sequestri. Questi dati emergono dal nuovo rapporto Mare Monstrum 2023 di Legambiente, presentato in occasione dell’anniversario della morte di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso nel 2010 per il suo impegno nella tutela del mare e delle coste del Cilento.

Legambiente, da anni, chiede verità e giustizia sulla morte di Vassallo e domani, 5 settembre, l’associazione ambientalista organizzerà una giornata commemorativa ad Acciaroli insieme al comune di Pollica, l’ANCI, Slow Food Italia, Libera e Federparchi. Tornando al rapporto di Legambiente, emerge che il principale reato ambientale lungo le coste campane nel 2022 è stato il ciclo illegale del cemento, che rappresenta il 36% dei reati con 3.978 casi. Seguono poi diversi fenomeni di illegalità legati all’inquinamento del mare e allo smaltimento dei rifiuti, con 2.518 illeciti complessivi e la pesca di frodo, con 1.052 reati accertati.

Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente, sottolinea l’importanza di combattere le illegalità e fa appello affinché le istituzioni e le realtà territoriali si impegnino maggiormente. Legambiente ha svolto attività di monitoraggio e volontariato durante l’estate lungo la costa cilentana, la costiera sorrentina, a Castel Volturno e sulle isole. Tuttavia, il lavoro delle forze dell’ordine deve essere supportato da un impegno più significativo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dai comuni alle Regioni, dal parlamento al governo.

La situazione dei reati ambientali lungo le coste campane rappresenta una grave minaccia per l’ecosistema marino e per la biodiversità. È necessario agire con determinazione per contrastare l’abusivismo edilizio, migliorare la depurazione delle acque e prevenire l’inquinamento. Solo così sarà possibile proteggere il mare e le coste, preservando un patrimonio naturale di inestimabile valore.

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