La tragica storia dell’omicidio di Snejana Bunacalea, la badante moldava trovata morta nella vasca da bagno nel marzo 2020, ha finalmente trovato una sentenza. Gerardo Cappetta, il figlio dell’anziana assistita da Snejana, è stato condannato a 22 anni di reclusione per l’omicidio della donna.

La relazione tra i due era clandestina da tempo e Snejana era disposta a lasciare il suo fidanzato ufficiale per stare solo con Gerardo, a patto che lui la sposasse e le permettesse di portare i suoi figli ad Altavilla Silentina, nella sua casa. Tuttavia, Gerardo ha rifiutato questa proposta, nonostante fosse innamorato di lei, perché temeva le responsabilità che ciò avrebbe comportato.

D’altra parte, Gerardo non sopportava più di dover condividere Snejana con un altro uomo. Il fatto che lei fosse stata la sua prima e unica donna nella sua vita di oltre 50 anni la rendeva ancora più “preziosa” per lui. I giudici della Corte d’Assise del tribunale di Salerno hanno motivato la sentenza in 52 pagine, sostenendo che Snejana non sia morta per un malore o una crisi epilettica, ma è stata uccisa per gelosia da Gerardo.

Quella sera, dopo averla colpita ripetutamente con la testa contro la superficie della vasca, facendola annegare, Snejana si stava preparando per un appuntamento con il suo fidanzato per festeggiare il suo compleanno. È stato questo rapporto con il fidanzato ufficiale a scatenare la reazione violenta e incontrollata di Gerardo.

La sentenza afferma che solo Gerardo sa cosa sia realmente accaduto in bagno dopo aver visto Snejana nuda appena uscita dalla vasca. Tuttavia, l’unica spiegazione logica dell’omicidio è un contrasto, una lite o un rifiuto da parte di Snejana di concedersi a lui, motivati dal suo rapporto con il fidanzato ufficiale.

È un caso di gelosia estrema che ha portato a conseguenze tragiche. Snejana Bunacalea è stata vittima di un omicidio brutale, commesso da una persona che amava. La sentenza rappresenta una forma di giustizia per lei e per i suoi familiari, che hanno assistito al processo rappresentati dall’avvocato Angelo Mancino.

Speriamo che questa sentenza possa portare un po’ di pace e chiusura a coloro che hanno perso una persona cara in modo così tragico. È importante che casi come questo vengano portati alla luce e che i colpevoli siano puniti adeguatamente, al fine di prevenire simili tragedie in futuro.

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