Nuovo furto al cimitero di Santa Maria Capua Vetere, precisamente alla cappella nuova di Sant’Andrea Apostolo. Recentemente, i parenti di due defunti che riposano al primo piano della cappella si sono recati al cimitero per fare visita ai propri cari, ma hanno fatto una spiacevole scoperta: i bouquet di fiori finti che erano nei portafiori erano spariti. Qualcuno li aveva rubati. I familiari hanno quindi provveduto ad acquistare nuovamente dei fiori.
Il problema non è tanto il valore del furto, ma il gesto in sé che è molto frequente nel cimitero di Santa Maria Capua Vetere. Non è la prima volta che accade un episodio simile. Oltre ai fiori, ignoti hanno portato via dalle varie cappelle anche le lettere delle lapidi, i copri lampade e immagini sacre. In passato, qualcuno si era divertito a distruggere i vetri delle cappelle per portare via materiale religioso, probabilmente per rivenderlo a qualche euro. Ci sono stati casi in cui sono state rubate anche coroncine di poco valore dalle tombe dei cari. Sono gesti davvero incommentabili. Pochissime persone frequentano l’area sacra durante la settimana e in periodi non vicini alla Commemorazione dei defunti. Sarà questo il motivo? O forse è il fatto di essere lontani da occhi indiscreti che permette ai ladri di agire indisturbati?
I familiari dei defunti sono dispiaciuti nel sapere che possono accadere episodi del genere. Qualche giorno fa, un’anziana spiegava che dalla tomba della figlia rubano spesso i fiori, freschi o secchi che siano, e che lei, nonostante una pensione minima, cerca sempre di ricomprarli perché la figlia amava i fiori.
Tornando alla cappella di Sant’Andrea, molti si lamentano anche della scarsa pulizia e manutenzione. Dalla morte del priore, la situazione è peggiorata. Ci sono fiori secchi per terra, polvere, ragnatele, rubinetti guasti e vari disagi. Chi è responsabile dovrebbe intervenire per evitare che gli sforzi passati per la manutenzione della struttura siano vani e, soprattutto, dovrebbe garantire il normale funzionamento della struttura.