L’incidente avvenuto la scorsa settimana al porto di Salerno continua a suscitare dibattito, soprattutto a causa del video choc che mostra l’accaduto. Nel video si può vedere l’impatto tra un tir e due ufficiali della nave Cartour Delta della compagnia Caronte&Tourist, che ha causato la morte del secondo ufficiale Antonino Donato e il ferimento grave del primo ufficiale Giuseppe Cirone, attualmente ricoverato ma non in pericolo di vita.
La procura di Salerno ha iscritto l’autista del tir nel registro degli indagati, contestandogli il reato di omicidio stradale. Questa decisione è stata presa per garantire ulteriori approfondimenti investigativi affidati alla polizia di frontiera, diretta dal vicequestore Pietro Loverre. Sebbene non ci siano dubbi sulla dinamica dell’incidente, rimangono alcuni interrogativi sulla possibile responsabilità delle vittime e sulla loro presenza in una parte dello scalo con operazioni portuali in corso. Questo dettaglio potrebbe essere accertato dai periti della procura, che dovranno stabilire le posizioni e le responsabilità prima di procedere con una eventuale richiesta di giudizio per il camionista.
La storia dell’incidente risale al 14 settembre, quando i due ufficiali stavano lavorando a bordo della nave e sono stati investiti dal tir mentre si trovavano sulla banchina del porto. Si tratta di un ennesimo incidente sul lavoro che ha causato la morte di due giovani originari della Sicilia. L’incidente è avvenuto durante una manovra in retromarcia, che non ha permesso al conducente del mezzo di fermarsi in tempo per evitare l’impatto con i due ufficiali. Secondo le prime ricostruzioni, i due erano fermi l’uno accanto all’altro in un momento di pausa quando sono stati travolti. Il secondo ufficiale, Nino come lo chiamavano amici e colleghi, è deceduto a causa dei gravi danni riportati alla testa e all’addome. Il primo ufficiale è stato trasportato in ospedale e ha subito interventi chirurgici agli arti inferiori, trovandosi ora in condizioni stabili.
Dopo l’incidente, sono stati ascoltati anche alcuni testimoni oculari che hanno assistito all’accaduto e hanno lasciato l’intera comunità portuale sotto shock. L’autista del tir procedeva in retromarcia al momento dell’impatto. È stata immediatamente aperta un’inchiesta per chiarire le dinamiche e le responsabilità dell’accaduto, che è stata condotta dalla polizia di frontiera marittima. Il giorno successivo, la rabbia per l’ennesima tragedia vissuta nello scalo portuale ha lasciato spazio alla tristezza. I lavoratori hanno sollevato nuovamente il tema delle condizioni di lavoro e della sicurezza durante le operazioni di carico e scarico delle merci all’interno dello scalo. Hanno incrociato le braccia per ricordare quei “figli” di Salerno che nel corso degli anni hanno perso la vita in circostanze simili.