Arrestato Paolo Scarano per l’omicidio di Paolo Menditto

Il gip Ilaria Giuliano del tribunale di Napoli Nord ha convalidato l’arresto di Paolo Scarano, 34enne di Casal di Principe, reo confesso dell’omicidio di Paolo Menditto. Il delitto è avvenuto giovedì 26 settembre nella sua abitazione ad Aversa, dove Menditto è stato ucciso con 19 coltellate. Scarano è stato associato presso l’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere.

Durante l’interrogatorio, Scarano ha fornito ulteriori dettagli sull’omicidio. Ha dichiarato di aver scoperto che la sua compagna lo aveva tradito con Menditto e si è diretto da lui per chiedergli di lasciarla in pace. Ha affermato di voler “regolare i conti” perché la ragazza era sua. Il gip ha accolto la tesi della difesa riguardo al breve lasso di tempo tra l’intenzione omicidiaria e l’effettiva realizzazione del delitto, escludendo così l’aggravante della premeditazione.

Secondo le indagini, l’omicidio è avvenuto intorno alle 3 di notte nell’appartamento di Menditto. Scarano, armato di coltello, si è recato lì con l’intento di allontanare il rivale dalla sua compagna, nonostante fosse a conoscenza del tradimento. Appena entrato nell’abitazione, ha iniziato a discutere animatamente con Menditto e, in preda alla gelosia, ha estratto il coltello e lo ha colpito ripetutamente. Ha smesso solo quando Menditto, coperto di sangue, gli ha detto: “Mi stai uccidendo? Per lei? E ne vale la pena”. A queste parole, Scarano si è fermato e si è diretto verso l’uscita, chiudendo la porta alle sue spalle.

Solo il giorno dopo, Scarano ha appreso della morte del suo rivale e, preso dal panico, ha contattato i familiari per raccontare quello che aveva fatto. I familiari hanno cercato di convincerlo a costituirsi. Nel frattempo, la sorella di Menditto, non avendo notizie del fratello, ha allertato le autorità. I vigili del fuoco sono intervenuti e hanno trovato il corpo di Menditto riverso a terra in una pozza di sangue. Gli esami medici hanno rivelato che l’uomo è stato colpito da 19 coltellate, principalmente all’addome, al torace e agli arti superiori, presumibilmente in segno di difesa. L’arma, di oltre 12 centimetri di lunghezza e 3 centimetri di larghezza, è stata gettata via da Scarano poco dopo aver commesso il delitto.

Le indagini della polizia hanno ricostruito passo dopo passo l’accaduto. Grazie alle testimonianze dei presenti, ai video delle telecamere di sorveglianza e alle informazioni fornite dalla famiglia di Scarano, gli inquirenti sono risaliti al 34enne di Casal di Principe e alla sua storia sentimentale complicata. Scarano è stato raggiunto dalla polizia presso la stazione ferroviaria di Aversa, dove aveva intenzione di fuggire all’estero. Durante l’interrogatorio, ha confermato il movente dell’omicidio.

L’arresto di Scarano rappresenta un passo avanti nelle indagini sull’omicidio di Paolo Menditto, ma resta ancora molto da scoprire sulla dinamica e sulle motivazioni che hanno portato a questo tragico evento.

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