Notte di violenza e paura a Coroglio, dove una giovane ragazza è stata ferita a coltellate durante una lite all’esterno di una discoteca. Le ferite, seppur non profonde, hanno comunque provocato un grande spavento e un’atmosfera di tensione. La vittima ha cercato di difendersi coprendo la pancia con le mani, mentre il suo corpo veniva ricoperto di sangue. Fortunatamente, le sue condizioni non sono gravi e è stata dimessa dall’ospedale. Le indagini sono ancora in corso, ma sembra che l’aggressione sia avvenuta a seguito di una rapina di una collanina. È preoccupante il diffuso fenomeno di armi sul territorio, soprattutto nelle zone della movida notturna. Coltelli e pistole sono sempre più presenti e questo conferma la gravità della situazione metropolitana. È ovvio che gli inquirenti non credano alla versione dell’errore di persona data dalla vittima. Le indagini si concentrano su gruppi di giovani e possibili litigi tra bande. Non solo a Coroglio, ma anche in altre zone di Napoli si sono verificati episodi di violenza, come una lite tra bande di clochard. Gli inquirenti hanno quindi intensificato i controlli, soprattutto tra i giovani, per cercare di scoraggiare il porto di armi. Recentemente, sono state avvistate delle iniziative sperimentali con l’uso di metal detector nelle stazioni della metropolitana, al fine di deterre le persone dal portare armi. La deterrenza è un aspetto fondamentale quando si parla di armi, come dimostrato anche dal dibattito aperto dopo i fatti di Caivano. È importante adottare misure immediate per limitare la circolazione di armi tra i giovani e garantire un maggiore controllo dell’ordine pubblico. Iniziano da un principio di base, che prevede di portare in commissariato o in caserma chi viene trovato in possesso di armi, per evitare episodi di violenza come quello avvenuto la scorsa notte a Coroglio.

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