Marco Di Lauro può essere processato nonostante le sue condizioni di salute mentali. Questa è la conclusione del perito della Corte di assise d’appello di Napoli, che ha analizzato il caso del quarto figlio del famigerato boss della camorra, Paolo Di Lauro. Marco è accusato dell’omicidio di Ciro De Magistris, avvenuto durante la faida del 2004. Tuttavia, c’è disaccordo tra gli esperti, poiché la consulente della difesa sostiene che Marco non è in grado di affrontare un processo a causa dei suoi problemi di salute.

La situazione è emersa di recente a seguito dei segnali di malessere mostrati da Marco Di Lauro durante la sua detenzione nel carcere di Sassari. Ha espresso preoccupazione per la possibilità di essere infettato attraverso l’elettronica e ha parlato di comunicare con Dio. Ha anche rifiutato progressivamente il cibo, affermando che anche i panini potrebbero essere contaminati dall’elettronica. Di fronte a questa situazione, la Corte di assise ha deciso di affidare il caso a un perito per valutare la capacità di Marco Di Lauro di affrontare il processo.

Questa situazione ricorda quanto accaduto in passato al fratello di Marco, Cosimo Di Lauro, considerato l’artefice della faida che ha causato circa sessanta omicidi in pochi mesi. Cosimo è stato trovato morto in carcere nel 2022 dopo un lungo calvario causato dalla sua malattia mentale. Rifiutava il cibo, non partecipava ai processi a cui era imputato e viveva in condizioni igieniche terribili. Aveva interrotto i rapporti con la famiglia e sembrava essere completamente dissociato dalla realtà. Dopo il confronto tra periti e consulenti in aula, l’avvocato difensore di Marco Di Lauro ha presentato nuove prove basate sulla cartella clinica di Cosimo.

L’udienza è prevista per il 14 novembre e attirerà nuovamente l’attenzione sulla dinastia nera della camorra napoletana. Tutto ha avuto inizio nel 2002 con l’arresto di Paolo Di Lauro, noto come Ciruzzo ‘o milionario, per il traffico di droga nell’area metropolitana di Napoli. Nei due anni successivi, si sono verificati scontri tra il clan Di Lauro e altre famiglie che importavano droga dalla Spagna, dando origine alla faida. Questa faida è stata causata da un progetto di Cosimo Di Lauro, che voleva rinnovare la camorra e sostituire i vecchi soci del padre con persone di sua fiducia nel nord di Napoli. Dopo l’omicidio di Montanino, amico di Cosimo, la situazione è degenerata, portando a numerosi omicidi.

Marco Di Lauro sembra essere una figura più mite rispetto al fratello Cosimo. Ha vissuto in latitanza per anni prima di essere arrestato per l’omicidio della moglie di sua guardia del corpo. Ora si trova al centro di uno scontro in aula, dove al momento viene considerato capace di affrontare il processo.

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