La scorsa notte è stata particolarmente movimentata in città, con l’arresto di un uomo che era ai domiciliari. L’arresto è avvenuto dopo che l’uomo è stato ricoverato in ospedale. L’episodio è avvenuto nel quartiere Libertà e l’uomo arrestato è un 32enne di Benevento, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di detenzione di una pistola con alcune cartucce. È stato colto da un malore in via Bonazzi, tanto che è stato necessario chiamare un’ambulanza del 118 per soccorrerlo e, eventualmente, portarlo in ospedale. Come di consueto in questi casi, insieme all’ambulanza sono arrivati anche gli agenti di polizia. È stato così notato che l’uomo aveva effettivamente bisogno di cure, ma aveva con sé, chiaramente senza autorizzazione, anche una pistola con delle cartucce. Pertanto, il sostituto procuratore della Repubblica Maria Gabriella Di Lauro ha ordinato che l’uomo venisse trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Pio e sottoposto alle cure necessarie.

Nel frattempo, gli agenti di polizia hanno scoperto che la pistola sequestrata aveva tre colpi nel caricatore, mentre uno era stato esploso. Da qui sono in corso ulteriori indagini per cercare di capire contro chi o cosa quel colpo sia stato sparato. L’uomo, ripresosi dal malore nella tarda mattinata di ieri, è stato dimesso dall’ospedale ed è tornato a casa. Pertanto, come deciso dal magistrato, sono scattati gli arresti domiciliari. Nelle prossime ore sarà ascoltato dal GIP che dovrà convalidare l’arresto. L’uomo ha scelto come suo difensore Antonio Leone.

Tornano anche gli incendi delle auto in città. Un fenomeno ormai endemico che questa volta ha coinvolto una Mercedes classe A, che è stata avvolta dalle fiamme intorno all’1.30 di notte in via Guido Dorso, alla Pacevecchia. L’auto è intestata a un settantatreenne, ma è utilizzata dal figlio di 51 anni, entrambi di Benevento e operanti nel settore commerciale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per gli accertamenti. Il proprietario dell’auto ha dichiarato di averla parcheggiata vicino a casa intorno alle 19.30 e di non avere informazioni sul motivo dell’incendio, che gli inquirenti ritengono doloso, anche se non sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Le indagini sono in corso, escludendo il movente estorsivo. È importante considerare l’orario in cui l’auto è stata parcheggiata, quindi non è possibile che le fiamme si siano sviluppate dopo molte ore a causa di un guasto all’impianto elettrico. È da tenere presente che l’ultimo incendio di un’auto in città risale allo scorso aprile, quando una Fiat 500 è stata distrutta in via Minghetti nel quartiere Libertà. Anche in quel caso i carabinieri hanno condotto le indagini.

Infine, sul fronte della criminalità, non ci sono tregue per i furti nelle abitazioni. Uno degli ultimi colpi è stato messo a segno ad Apice. I ladri sono entrati in una casa in via Vincenzo Giangregorio, in assenza dei proprietari. Hanno forzato una finestra e una volta all’interno hanno cercato ovunque, riuscendo a individuare una cassaforte. Dopo averla aperta, hanno rubato una pistola e alcuni oggetti d’oro. Al ritorno dei proprietari, l’allarme è scattato e sono intervenuti i carabinieri della stazione locale.

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