Il gestore del porto di Lacco Ameno, la Marina di Capitello di Giuseppe Perrella, ha perso la causa contro il comune di Lacco Ameno. Inizialmente, il giudice aveva stabilito che il gestore del porto doveva pagare le spese processuali, ma successivamente ha corretto l’ordinanza, affermando che era stato commesso un errore materiale e che le spese dovevano essere a carico del ricorrente.
La Marina del Capitello aveva presentato un’istanza in cui sosteneva di essere titolare dell’autorizzazione per la gestione del Porto Turistico di Lacco Ameno e che il contratto era stato prorogato fino al 31 dicembre 2023. Tuttavia, il Comune di Lacco Ameno aveva interrotto l’erogazione dell’energia elettrica per le aree portuali gestite dalla Marina del Capitello. La società aveva quindi deciso di agire legalmente contro il comune per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di questo comportamento illegittimo.
La Marina del Capitello aveva richiesto la nomina di un consulente tecnico per accertare la necessità dei lavori e la sospensione dell’energia elettrica. Dall’altra parte, il comune di Lacco Ameno aveva sostenuto che la richiesta della società era infondata e che i lavori erano necessari per garantire la sicurezza delle persone.
Il giudice ha rigettato il ricorso della Marina del Capitello, affermando che la società non aveva legittimazione ad agire, in quanto non era titolare di un contratto di fornitura di energia elettrica. Quindi, secondo il giudice, la società non aveva il diritto di sindacare l’operato del comune in merito a questo aspetto.
In conclusione, il gestore del porto di Lacco Ameno ha perso la causa contro il comune e dovrà pagare le spese processuali. Questa vicenda evidenzia la complessità delle questioni legali legate alla gestione dei porti turistici e alle forniture di energia elettrica.