Durante una manifestazione pro-Palestina svoltasi a Napoli, alcuni attivisti sono riusciti a salire sulla cima di Castel Sant’Elmo e hanno srotolato una bandiera palestinese di trenta metri. La risposta del Ministro della Cultura, Sangiuliano, non si è fatta attendere: nessuno striscione o vessillo a favore di Hamas possono essere esibiti in nessun sito culturale italiano.

La bandiera è stata quindi rimossa. Solo il 7 ottobre scorso sono morte 1300 persone. Dalla fine della Shoah, la peggiore tragedia contro gli ebrei, se così possiamo dire, sono stati sparati migliaia di razzi dagli uomini di Hamas verso il sud di Israele. Ma questa volta c’era qualcosa di diverso: erano state superate le difese dello stato più potente del Medio Oriente e questo si sa, accade solo quando hai accesso a informazioni riservate.

Il gruppo islamista, organizzato in commando con piani ben studiati, cecchini e droni, ha spazzato via gli strumenti di sorveglianza israeliani, i bulldozer hanno aperto varchi nel territorio israeliano. Sono state conquistate otto basi militari senza che i militari israeliani se ne rendessero conto e sono stati invasi 15 villaggi.

Se Israele è famosa per le misure di protezione della sua popolazione, questa è stata un’11 settembre. “Prendete i soldati e i civili come prigionieri ed ostaggi” è stato ritrovato scritto sui documenti in possesso dei miliziani uccisi dalle forze armate israeliane. Il piano mirava ad entrare nei villaggi e prendere di mira scuole, mense, supermarket e centri giovanili durante l’attacco. Il livello di precisione evidenzia un accurato studio dei territori e dei luoghi.

Intanto Israele si prepara a sferrare un attacco integrato e coordinato, via aria, mare e terra, contro la Striscia di Gaza e contro Hamas. Un’altra tragedia, altro sangue, altri innocenti morti per una guerra che non lascia intravedere una fine.

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