Risultati del secondo ciclo di campionamento dopo l’incendio di Pianodardine

Sono stati resi disponibili i risultati del secondo ciclo di campionamento, della durata di 24 ore e terminato lo scorso 21 ottobre, per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera in seguito all’incendio divampato lo scorso 19 ottobre in un sito di produzione di poliuretani espansi nell’area industriale di Pianodardine, nel territorio comunale di Avellino.

Dai risultati del campionamento, effettuato nei pressi del sito interessato dall’incendio, è emerso che la concentrazione di diossine e furani (sommatoria PCDD/PCDF) è inferiore alla soglia di quantificazione della metodica utilizzata. Questo è un dato positivo che indica una situazione meno grave di quanto si potesse temere inizialmente.

Inoltre, sono stati resi disponibili anche i risultati del monitoraggio effettuato con il laboratorio mobile situato nell’area industriale di Pianodardine e con la stazione fissa collocata presso l’impianto Stir, anch’esso in località Pianodardine. Durante il periodo che va dalla notte dell’incendio fino a stamane, entrambe le postazioni hanno costantemente registrato valori di concentrazione degli inquinanti monitorati in linea con i valori registrati nel periodo precedente e al di sotto dei limiti di legge applicabili.

Tuttavia, va segnalato che nella giornata di venerdì 20 ottobre entrambe le postazioni hanno registrato il superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo per il PM10. È importante sottolineare che questo superamento non è da ricondursi all’incendio o ad altri contributi locali, ma è stato causato diffusamente in tutto il territorio regionale dall’arrivo di polveri sahariane.

Si ricorda che l’Agenzia ha già diffuso comunicati precedenti il 19 e il 21 ottobre per fornire un quadro completo delle attività svolte in relazione a questo evento. Ulteriori risultati degli accertamenti in corso verranno resi pubblici non appena saranno disponibili.

Articolo precedenteIl nuovo comandante della Polizia stradale di Avellino ovest: l’ispettore Russo Pietro
Articolo successivoCorso BTLS in Campania: formazione avanzata per il Soccorso Alpino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui