Mamme in campo per dire “stop alla violenza”. Questo è il messaggio che è stato lanciato ieri nel cuore del Vomero da un comitato spontaneo di cittadini napoletani impegnati nella segnalazione di episodi di microcriminalità. Negli ultimi otto mesi, si è verificato un aumento dei raid violenti e delle azioni di sopraffazione ai danni dei minori, soprattutto nei luoghi di concentrazione della movida. Questo è il motivo per cui è nata la rete tra le famiglie che hanno deciso di scendere in campo con un “volantinaggio mirato”. L’obiettivo è informare e sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sui numerosi episodi di violenza che, seppur considerati minori, richiedono attenzione e prevenzione.

L’iniziativa di volantinaggio si è svolta in via Luca Giordano e via Scarlatti, le strade in cui si sono verificati gli ultimi raid di violenza. Si tratta del primo passo di un percorso che coinvolgerà tutti i quartieri di Napoli e in particolare i luoghi di concentrazione dei giovani come l’area dei baretti e il centro storico. La maggior parte dei casi riguarda intimidazioni attraverso calci, pugni e schiaffi. Una banale scusa diventa motivo per attaccare e, in pochi istanti, i bulli scappano tra la folla. Si vuole sensibilizzare le persone affinché non voltino la faccia, denuncino e non sottovalutino questi piccoli episodi.

La preoccupazione dei genitori riguarda il rischio che, se non si affrontano queste piccole violenze, si possano verificare conseguenze più gravi come già accaduto con la morte di Francesco Pio e Giogiò. È importante sottolineare che non sono solo gli adulti ad avere paura. Dopo la chiusura delle attività a causa della pandemia, i nostri figli dovrebbero finalmente sentirsi liberi di fare una passeggiata. Tuttavia, non è così. I nostri figli sono stati aggrediti senza motivo da due ragazzini su una panchina di via Scarlatti. Abbiamo denunciato l’aggressione, ma la denuncia è stata archiviata dopo solo un mese dalla presentazione. Il sistema va in tilt perché la legge è ormai fuori dal contesto sociale. È necessario valutare l’abbassamento dell’età imputabile.

La rete civica chiede un aumento dei controlli nelle zone di concentrazione dei giovani e l’impiego di agenti in borghese per affrontare i raid di violenza. L’obiettivo principale è la vigilanza attiva del territorio. È importante sottolineare che non si tratta di ronde o di giustizia fai da te, ma dell’intento di fare rete tra cittadini e istituzioni. Il comitato civico è stato recentemente ricevuto dall’assessore comunale alla sicurezza, Antonio De Iesu, che ha offerto il suo sostegno alla rete civica. Un aiuto concreto è stato dato dall’installazione di metal detector nella metropolitana di Scampia e Piscinola, che hanno permesso di scoprire un manganello telescopico in ferro nascosto da un giovane di 20 anni.

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