Operazione della polizia penitenziaria nel carcere minorile di Airola: scoperta anche droga

La polizia penitenziaria ha condotto un’operazione nel carcere minorile di Airola che ha portato al sequestro di telefoni cellulari funzionanti e droga. La notizia è stata comunicata da Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale per il settore minorile della Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Gli agenti, supportati dal comandante di reparto, hanno sequestrato una piccola quantità di hashish e trovato due micro telefoni, di cui uno nascosto da un detenuto nelle proprie parti intime e l’altro nascosto da un altro detenuto sotto l’ascella”, ha spiegato De Rosa. Questa operazione dimostra l’enorme dedizione professionale del personale di polizia penitenziaria del carcere minorile di Airola, che nonostante gli spiacevoli eventi degli ultimi mesi, dimostra una forte motivazione e un grande senso del dovere.

Il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, lancia un appello al Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità per richiedere interventi concreti come l’equipaggiamento dei reparti di polizia penitenziaria con strumentazione tecnologica all’avanguardia per contrastare l’uso improprio di telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici da parte dei detenuti nelle carceri italiane, come sottolinea il coordinatore regionale SAPPE minori Federico Costigliola.

Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, chiede un netto “cambio di passo” da parte dei vertici regionali e ministeriali dell’Amministrazione della Giustizia minorile e di Comunità per contrastare il possesso e l’uso improprio di telefoni cellulari e droga in carcere, a tutela del personale di polizia penitenziaria che rappresenta lo Stato nelle sezioni detentive del carcere minorile di Airola. Ogni giorno la polizia penitenziaria combatte silenziosamente per evitare la diffusione di telefoni cellulari illegali e droghe all’interno delle carceri italiane, considerando anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. Capece auspica che l’Amministrazione della Giustizia minorile e di Comunità promuova e intensifichi momenti di formazione e aggiornamento professionale per il personale di polizia penitenziaria di tutta la regione, in particolare sui temi del contrasto all’introduzione di droga e telefoni cellulari nelle istituzioni penitenziarie per minori, che sono particolarmente utili per l’operatività quotidiana dei Baschi Azzurri.

Articolo precedenteBenevento sotto assedio: ondata di furti scuote la città
Articolo successivoBotulismo alimentare: la sfida per la sicurezza alimentare a [city]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui