La violenza nelle scuole è un problema sempre più diffuso che sta mettendo a rischio la sicurezza del personale educativo. Un recente episodio avvenuto in un istituto professionale di Monteverde ha sollevato nuovamente l’allarme su questa problematica. Durante una lezione, un assistente tecnico di laboratorio ha rimproverato uno studente per il suo comportamento disturbante. Purtroppo, la situazione è rapidamente degenerata, con il diverbio verbale che ha portato ad un attacco fisico da parte dello studente all’assistente. Le conseguenze per l’assistente sono state gravi, con ripetuti colpi al volto che lo hanno fatto cadere rovinosamente a terra. È stato immediatamente trasportato in ospedale per essere sottoposto a esami medici, compresa una Tac per valutare l’entità delle lesioni subite. Questo incidente rappresenta solo l’ultimo segnale allarmante di violenza all’interno delle scuole, un problema che sta aumentando sempre di più negli ultimi tempi. Il Ministero dell’Istruzione ha riconosciuto la gravità della situazione e ha istituito l’assistenza legale da parte dell’Avvocatura dello Stato per il personale scolastico vittima di violenza. Tuttavia, è evidente che le misure di prevenzione attuali non sono sufficienti a garantire un ambiente sicuro per insegnanti e studenti. Questo episodio solleva quindi domande sull’efficacia delle politiche di prevenzione e sull’importanza di adottare misure più incisive per contrastare il problema della violenza nelle scuole. È necessario garantire che il personale educativo possa svolgere il proprio lavoro in sicurezza, senza il timore di subire aggressioni fisiche o verbali. Solo così sarà possibile creare un ambiente di apprendimento sereno e produttivo per gli studenti.