“Bullismo e abuso su un ragazzo con ritardo cognitivo: tre arrestati a Sant’Antimo”

La triste vicenda di bullismo e abuso su un ragazzo con ritardo cognitivo ha scosso la comunità di Sant’Antimo. Ieri, i carabinieri hanno arrestato tre giovani, che il ragazzo considerava amici, per le loro azioni riprovevoli.

I tre arrestati sono Lorenzo Barbuto Ferraioli, 20 anni, Giuseppe Guadagno, 19 anni, e Vincenzo Verde, 18 anni. La madre del ragazzo vessato ha parlato dell’orrore che suo figlio ha subito: “Sputavano e gli urinavano addosso, come per gioco, ma non si trattava di un gioco ma di una cosa assai brutta da fare a un coetaneo”.

La scoperta di questi abusi è avvenuta grazie al fratello maggiore del ragazzo, che casualmente ha controllato il suo cellulare durante le vacanze estive. Ha trovato dei video che mostravano le angherie subite dal fratello minore. La famiglia si è immediatamente recata dai carabinieri per denunciare tutto e consegnare le prove, risalenti al marzo scorso.

Da allora, il ragazzo non ha più voluto andare a scuola e continua a rifiutarsi, poiché è rimasto traumatizzato. La madre ha voluto rivolgere un messaggio ai ragazzi che hanno commesso questi atti: “Hanno sbagliato. Ora, dopo gli arresti, mi sento libera, come liberata da un incubo”.

Il giudice del Tribunale di Napoli Nord, nell’ordinanza con cui ha disposto le misure cautelari, ha sottolineato che il ragazzo con ritardo cognitivo veniva utilizzato “alla stregua di un fantoccio solo per sfogare le proprie repressioni e approfittando del suo ritardo mentale”. Queste parole confermano le indagini condotte dagli inquirenti.

Uno dei ragazzi indagati conosceva la vittima fin da quando erano piccoli, mentre gli altri due da alcuni anni. Le dichiarazioni del ragazzo vessato, che durava da circa un anno, sono state confermate dalle indagini e dalla visione dei video.

Il ragazzo ha raccontato ai carabinieri che i suoi presunti amici gli davano pugni e calci, mentre il terzo riprendeva la scena con il cellulare. In una circostanza, la vittima ha anche reagito, scatenando una colluttazione. Inoltre, i tre bulli, già prima della registrazione dei video, si scambiavano offese nei confronti del loro compagno di scuola in una chat di cui facevano parte.

Questa brutale vicenda di bullismo e abuso su un ragazzo con ritardo cognitivo ha finalmente trovato giustizia con gli arresti dei responsabili. È importante che la società prenda coscienza di questi episodi e si impegni a contrastare il bullismo in tutte le sue forme, affinché nessun altro giovane debba subire simili violenze.

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