I due procedimenti a carico dell’ex sindaco di Marcianise Antonello Velardi e dell’ex segretario comunale Onofrio Tartaglione potrebbero riunirsi. La richiesta è stata fatta dal pubblico ministero Ida Capone al giudice Polcari durante la prima udienza a carico di Velardi. Le strade dei due imputati si erano separate durante l’udienza preliminare per l’omessa notifica della chiusura delle indagini preliminari al difensore di Velardi. Ora, con il rinvio a giudizio per entrambi, il procedimento potrebbe riunirsi. Il fascicolo è stato inviato alla presidente del tribunale Maria Gabriella Casella che dovrà prendere una decisione in merito. L’udienza è stata rinviata a inizio dicembre, un giorno prima dell’udienza di Tartaglione.
Durante l’udienza, il giudice ha costituito le parti con i difensori di Velardi che hanno eccepito la tardività della costituzione di parte civile del Comune di Marcianise, rappresentato dall’avvocato Gianfranco Carluccio, che non è avvenuta durante l’udienza preliminare. Il Comune è invece regolarmente costituito nel procedimento in cui Tartaglione è imputato. Nel caso in cui i due procedimenti si riunissero, potrebbe accadere che l’Ente sia parte civile contro l’ex segretario ma non contro l’ex sindaco.
Secondo l’accusa, Velardi e Tartaglione avrebbero falsificato le presenze del sindaco in Comune ottenendo così permessi retribuiti da “Il Mattino”, dove Velardi lavorava come caporedattore centrale. Per la Procura, i permessi utilizzati da Velardi attesterebbero fatti non veri, cioè che il sindaco era presente in giunta e non poteva recarsi al giornale. Tuttavia, secondo l’accusa, Velardi non avrebbe partecipato alle riunioni dell’esecutivo e le delibere sarebbero state falsificate dal segretario Tartaglione per attestare la sua presenza.