Il Tribunale del Riesame ha delineato l’identikit del tiktoker 41enne di Albanella, indagato per atti persecutori aggravati ai danni della sua ex compagna, una 40enne di Belvedere di Battipaglia. Secondo le toghe, l’uomo è incapace di fare un passo indietro e di accettare la fine della relazione, mostrando una morbosa volontà di prevaricazione e di possesso sulla persona offesa. Il Tribunale ha rigettato la richiesta di annullare o attenuare la misura della custodia cautelare ai domiciliari, ritenendo concreto il rischio di reiterazione del reato. Pertanto, il 41enne rimane agli arresti.

Il Collegio presieduto dal giudice Gaetano Sgroia, con la relatrice Cristina De Luca ed Enrichetta Cioffi, ha bocciato l’istanza, confermando che il rischio di reiterazione del reato è presente. La decisione si basa sulle numerose condotte realizzate dall’indagato in un breve arco temporale, che dimostrano la sua ossessione nei confronti della persona offesa e la sua ferma volontà di renderle la vita impossibile. L’uomo ha coinvolto persino la figlia nella sua persecuzione, pubblicando il suo numero di telefono sui social media. Inoltre, ha indirizzato gravi offese alla persona offesa, ledendo la sua dignità, sia in presenza della figlia che sui social media.

Il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari è stato firmato dal gip Giovanna Pacifico e richiesto da Ivana Niglio, il pm titolare delle indagini delegate ai carabinieri della Stazione di Battipaglia, coordinati dalla locale Compagnia e agli ordini del capitano Samuele Bileti. L’indagato è considerato un persecutore ossessionato dalla vittima, il cui comportamento ha portato alle indagini e all’attuale situazione giudiziaria. La decisione del Tribunale del Riesame conferma la serietà del caso e l’importanza di tutelare la vittima da atti persecutori e lesivi della sua dignità.

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