L’inquinamento dell’acqua a Benevento: un problema ancora irrisolto

A novembre 2022, è stato rilevato un alto livello di tetracloroetilene nell’acqua fornita ai quartieri Ferrovia, Libertà e Centro Storico di Benevento. I pozzi di Pezzapiana sono stati chiusi per alcune ore, ma nuovi esami hanno rivelato che l’inquinante pericoloso era improvvisamente scomparso. Il sindaco Mastella ha polemizzato con ARPAC e ASL perché la Gesesa, con i propri esami, non aveva rilevato picchi di tetracloroetilene. Cosa è successo? Gli esami dei laboratori pubblici erano sbagliati o c’è stato davvero un improvviso sversamento dell’inquinante nella falda? Questo è quanto afferma Gabriele Corona, membro del movimento politico Altra Benevento.

La presenza di tetracloroetilene nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni è stata denunciata pubblicamente da Altra Benevento alla fine del 2018. Mastella ha negato tutto e ha minacciato di querelare per “procurato allarme”. Tuttavia, sia Gesesa che il Comune di Benevento erano consapevoli dell’inquinamento della falda, ma non avevano mai informato i cittadini. Da cinque anni, il problema non è stato risolto. Il Comune e la Gesesa ritengono che la presenza di tetracloroetilene oltre la soglia di contaminazione (1,1 microgrammi per litro) non sia pericolosa purché rientri nella soglia di potabilità (10 microgrammi per litro). Tuttavia, alcuni pozzi privati, incluso quello di un’industria alimentare, sono stati chiusi più volte perché la concentrazione dell’inquinante superava la soglia di contaminazione, anche se non superava quella di potabilità. I pozzi pubblici, d’altro canto, sono sempre rimasti aperti, come a dire: l’industria alimentare non può usare acqua contaminata per la produzione di pasta e dolci, ma i cittadini possono utilizzarla tranquillamente per cucinare a casa.

Altra Benevento ha continuato a sostenere che i pozzi contaminati, anche quelli pubblici, non possono essere utilizzati per fornire acqua alla popolazione e che l’assunzione continua di tetracloroetilene per molti anni può causare problemi alla salute, anche a dosi che rientrano nei limiti di potabilità. A marzo 2021, Gesesa si è trovata costretta a chiudere il pozzo di Campo Mazzoni perché sono stati rilevati 47,5 microgrammi per litro di tetracloroetilene, ovvero più di 40 volte oltre la soglia di contaminazione e quasi cinque volte quella di potabilità. Questo episodio ha dimostrato che picchi inquinanti pericolosi sono sempre possibili, poiché al tetracloroetilene “storico”, cioè quello sversato molti anni fa e ancora presente nella falda, si aggiungono occasionalmente ulteriori scarichi. È quindi indispensabile effettuare ulteriori controlli specifici della falda, come quelli previsti dal Piano di Caratterizzazione approvato dalla Regione Campania a luglio 2020, che il Comune di Benevento avrebbe dovuto eseguire entro sei mesi.

Tuttavia, dopo tre anni e mezzo, i controlli non sono ancora stati completati e l’acqua dei pozzi di Pezzapiana non è stata sostituita con quella dei pozzi di Solopaca, come annunciato da Mastella un anno fa durante una conferenza stampa molto discussa. Non sono nemmeno noti i risultati dello studio commissionato dal Comune all’Università del Sannio per accertamenti incomprensibili sulla falda, al costo di € 10.000. Al contrario, sono stati recentemente pubblicati i risultati degli esami effettuati dalla Gesesa sui due pozzi di Pezzapiana il 14 novembre scorso. La concentrazione di tetracloroetilene è salita a 1,90 microgrammi per litro e rimane al di sopra della soglia di contaminazione nonostante la miscelazione con l’acqua del fiume Biferno. Ma nessuno commenta.

L’inquinamento dell’acqua a Benevento è un problema serio che richiede interventi immediati. È fondamentale garantire l’accesso a un’acqua sicura e priva di inquinanti per tutta la popolazione. Le autorità competenti devono assumersi la responsabilità di risolvere definitivamente questa situazione, proteggendo la salute dei cittadini e garantendo la trasparenza e l’informazione su questo tema così importante. La sicurezza idrica è un diritto fondamentale che non può essere trascurato.

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