La decisione del giudice per le indagini preliminari di concedere gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a uno dei presunti stupratori delle due cuginette nel parco verde di Caivano ha scatenato la reazione della procura di Napoli Nord. Non si esclude la possibilità di ricorrere alla custodia cautelare per l’indagato, che viene considerato non una figura secondaria ma un protagonista, uno di coloro che avrebbero svolto un ruolo decisivo nelle violenze subite dalle due bambine, con una personalità violenta. Non è chiaro – secondo la Procura – nemmeno il rapporto tra il 19enne e la persona che dovrebbe ospitarlo. Per l’avvocato delle famiglie delle vittime, questa non è giustizia. La motivazione del giudice è quella di allontanare il giovane da contesti a rischio, anche considerando le sue precarie condizioni di salute.

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