Bullismo a scuola: testimonianze sconcertanti nel processo
Nel corso di un’udienza a porte chiuse, sono state confermate le gravi violenze subite da tre ragazzini di dieci anni, vittime di bullismo da parte di due compagni di classe per tutto l’anno scolastico 2017-2018. Davanti al giudice Squillaci, due dei tre bambini, oggi adolescenti, hanno testimoniato in modalità protetta confermando quanto già denunciato. Le quattro maestre della scuola elementare sono accusate di maltrattamenti mediante condotte omissive, mentre il padre del baby bullo è accusato di lesioni personali aggravate per non aver impedito gli atti di violenza del figlio. Inizialmente, l’ex dirigente della scuola era coinvolto nell’inchiesta ma è stato assolto.
Durante la deposizione, i due minori hanno confermato le violenze subite, in particolare il figlio di un agente di polizia ha raccontato di essere stato perseguitato e picchiato a causa della professione del padre. Questo aspetto inquietante era già stato evidenziato dal pubblico ministero nel fascicolo. Tra gli episodi ricostruiti in aula, il più grave risale al maggio 2018 quando uno dei ragazzini è stato aggredito con una ginocchiata agli occhi e spinto a terra. Portato in ospedale con una prognosi di due giorni, gli sono stati riscontrati un trauma all’occhio destro e un trauma cranico. Le violenze si sarebbero verificate ogni giorno all’interno della quinta classe della scuola di Torrione, dove i ragazzini erano costretti a subire soprusi, violenze e angherie senza che le maestre facessero nulla per impedirlo.
I minori hanno raccontato di essere vittime di pizzicotti, ginocchiate, spintoni violenti e calci, seguiti da ritorsioni, minacce e insulti. I bulli rubavano loro la merenda, rompevano gli astucci e scarabocchiavano i libri. Durante la deposizione, i minori hanno anche raccontato di un episodio grave in cui uno di loro tornò a casa con gli occhiali rotti. La denuncia è stata presentata alla fine dell’anno scolastico, quando i genitori si resero conto che tutti i tentativi di fermare le violenze erano stati vani.
