Colpo di scena al processo sui favori all’ospedale di Caserta nel quale sono imputate 30 persone. Il perito nominato dal tribunale che avrebbe dovuto trascrivere le intercettazioni telefoniche si dichiara incompatibile per ‘motivi personali’ e rinuncia all’incarico.

Questa decisione ha portato ad un rinvio dell’udienza che si terrà a metà aprile del prossimo anno. In quella data il collegio presieduto dal giudice Ciocia nominerà un nuovo consulente e valuterà la possibilità di stralciare alcune imputazioni che potrebbero essere prescritte.

L’inchiesta in cui sono coinvolti gli imputati aveva scoperto una gestione illecita del reparto di Patologia Clinica dell’ospedale di Caserta. Da un lato venivano effettuate analisi per conto di un laboratorio privato di Caivano, di cui sarebbe stata titolare la moglie del primario del reparto casertano, dall’altro sarebbero stati effettuati accertamenti clinici ad amici e parenti, senza passare dal Cup.

Incredibilmente, in un caso sarebbero state analizzate le feci di un gatto. Questa pratica, secondo gli investigatori, avrebbe causato un danno stimato di 5 milioni di euro.

Inoltre, una responsabile del reparto (già condannata) avrebbe effettuato ordini esagerati da una ditta fornitrice, ricevendo in cambio viaggi o addirittura denaro che, in un caso, sarebbe stato utilizzato per pagare una tangente per un concorso.

Nel collegio difensivo sono coinvolti diversi avvocati, tra cui Giuseppe Stellato, Alberto Tortolano, Massimiliano Di Fuccia, Luigi Trocciola, Dezio Ferraro, Gennaro Iannotti, Claudio Sgambato, Vitiello e Vittorio Giaquinto.

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