Assalti selvaggi contro il personale sanitario: un problema fuori controllo
Bacoli-Giugliano. Ancora una volta, si registrano assalti selvaggi contro chi ci cura, i medici, gli operatori e le strutture sanitarie che ci assistono 24 ore su 24. Una situazione ormai fuori controllo. A Bacoli, il personale d’emergenza del 118 è stato accolto con un applauso ironico, per poi essere successivamente aggredito. Questa denuncia arriva dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, presieduta dal dottor Manuel Ruggiero. Nel corso del 2023, sono stati registrati decine di casi di aggressioni presso le strutture dell’Asl Napoli 2, che, sommate a quelle subite nell’Asl Napoli 1, arrivano a quota 90.
I fatti. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, è arrivata una chiamata al 118 della Napoli 2 Nord, con la richiesta di soccorso in via Cappella a Bacoli, dove si segnalava la “perdita di coscienza di un 80enne”. “In appena 9 minuti, come riporta l’associazione in una nota, gli equipaggi del 118 di Bacoli e l’automedica di Pozzuoli erano sul posto e si sono trovati di fronte a un gruppo di persone sotto il palazzo, tra cui una persona che applaudiva ironicamente. Appena scesi dal mezzo, gli operatori del 118 hanno iniziato a subire spintoni e insulti. I carabinieri sono stati subito allertati”. Ma gli insulti e gli spintoni sono continuati e, quando i sanitari sono entrati nell’appartamento del paziente, hanno constatato il suo decesso e la rabbia dei parenti è aumentata pericolosamente. Sin dalle telefonate, si poteva capire che la situazione poteva mettersi male per i medici chiamati a intervenire a Bacoli, poiché erano già aggressive nei confronti degli addetti alla centrale operativa. La ragione di questa rabbia è che i cittadini perdono la pazienza perché, quando chiamano il 118 dalla provincia, devono attendere un po’ di tempo perché prima risponde la centrale operativa di Napoli, sempre occupata a causa del grande numero di richieste, e successivamente la telefonata deve essere deviata alla Napoli 2″.
Ancora peggio è l’esperienza che i pazienti e gli operatori sanitari sono costretti a vivere quando si recano al pronto soccorso, che durante i giorni festivi diventa un vero e proprio caos. Sovraffollamento e momenti di tensione: decine e decine di persone in attesa in piedi. Così si presentava il pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano la sera di Natale, come documentato da un utente su Tik Tok. Tuttavia, l’associazione si chiede: “Perché è stato permesso a questo videomaker di riprendere con un telefono cellulare l’interno di un pronto soccorso? Perché nessuno è intervenuto quando il ragazzo urlava e inveiva contro il personale di triage? Se c’è sovraffollamento a causa di numerosi accessi impropri, come dimostra il fatto che su 30 persone presenti, 28 stavano passeggiando e solo 2 erano in sedia a rotelle, è normale che non si possa fornire un’assistenza adeguata. Gli infermieri sono pochi e i medici ancora di meno”. È evidente che manca anche del personale di controllo che possa gestire la massa di persone che pretendono di rimanere indisturbate in uno spazio ristretto durante un periodo delicato di recrudescenza del Covid.