Gli ex membri della giunta Villano chiedono l’annullamento dei concorsi svolti dal Comune di Castel Morrone per la copertura di 10 posti di lavoro in Municipio. Gli ex assessori Antonio Riello e Pina Vallefuoco hanno invocato l’annullamento delle procedure e hanno annunciato di segnalare la questione agli organi di controllo e vigilanza.
Secondo i due ex esponenti dell’esecutivo, sono state riscontrate diverse irregolarità. Innanzitutto, la giunta è stata esclusa dalle procedure, non fornendo indicazioni sulla copertura dei posti. Inoltre, è stato affidato alla società C&S Consulenza e Selezione, al costo di 42700 euro, l’assistenza per la redazione dei bandi di concorso, nonostante l’Ente sia consorziato ad Asmel che offre gratuitamente questo servizio.
Inoltre, secondo Riello e Vallefuoco, i concorsi sono stati indetti in forma “emulativa”, con 8 procedure per 3 profili, causando maggiore burocrazia e spese. Inoltre, sarebbero state estromesse le categorie riservatarie di posti, come disabili, militari congedati, volontari e quote di genere.
Anche la modalità di svolgimento del concorso è stata criticata. Il concorso prevedeva una sola prova scritta, mentre per gli agenti di polizia locale e per il profilo di ingegnere o architetto, che sono posizioni apicali, erano previste anche prove orali.
Infine, le determine di ammissione dei candidati, di nomina delle commissioni d’esame e quelle di approvazione dei verbali e delle graduatorie di merito sarebbero state firmate da una persona non abilitata a sottoscriverle.
Questi sono i motivi che hanno spinto Riello e Vallefuoco a chiedere l’annullamento dei concorsi, come già richiesto dal gruppo consiliare SiAmo Castel Morrone. In mancanza di risposte entro il 30 dicembre, la segnalazione sarà inoltrata agli organi di controllo preposti.
