Un’ennesima aggressione al personale medico infermieristico è avvenuta ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia (Napoli). Una infermiera è stata vittima di violenza da parte dei parenti di un paziente assistito nella sala dei codici gialli-rossi. La infermiera ha invitato i parenti a spostarsi nella sala d’attesa per consentire ai medici di lavorare, ma è stata brutalmente strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta a terra e colpita con un violento pugno al viso.

Le conseguenze di questa aggressione sono gravi: frattura dell’incisivo superiore destro mediale, infrazione delle ossa nasali, ferita lacero contusa al labbro superiore suturata con un punto riassorbibile, vistosa tumefazione al lato destro del volto, lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi è di 25 giorni, salvo complicazioni.

Le immagini del sistema di videosorveglianza sono al vaglio degli inquirenti per risalire agli autori dell’aggressione. Il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, ha dichiarato che sono stanchi di queste violenze e chiede l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio. Secondo Russo, la militarizzazione degli ospedali è l’unica soluzione possibile. Gli operatori sanitari vanno al lavoro per curare e non per rischiare la vita. L’azienda si costituirà parte civile nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza.

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