Ennesima aggressione al personale di polizia penitenziaria nel carcere di Carinola. Nella serata di ieri (12 gennaio) un detenuto albanese ha aggredito con violenza un sovrintendente, un assistente capo e per poco anche il comandante del reparto intervenuto sul posto. “Oramai Carinola è un istituto collassato e fuori controllo, super affollato con 500 detenuti e manca il personale di polizia, i diritti sono compromessi. Urge interventi e contromisure vertici regionali e dipartimentali, a breve sarà effettuato una visita sui luoghi di lavoro dal segretario regionale e dal segretario generale per constatare nuovamente la difficile realtà di Carinola rispetto alla quale nulla è stato fatto per migliorare condizioni per garantire sicurezza e trattamento”. Lo rende noto il segretario del sindacato Osapp Vincenzo Palmieri.

È davvero preoccupante quanto avvenuto nel carcere di Carinola. Non si tratta della prima aggressione al personale di polizia penitenziaria, ma sembra che la situazione stia peggiorando sempre di più. Il detenuto albanese ha attaccato con violenza tre agenti, mettendo in pericolo la loro incolumità. Questo episodio è solo la testimonianza di un istituto penitenziario ormai collassato e fuori controllo.

Il carcere di Carinola è affollato con ben 500 detenuti, ma manca il personale di polizia necessario per gestire una situazione del genere. I diritti dei detenuti sono compromessi e la sicurezza di tutti è a rischio. È urgente che i vertici regionali e dipartimentali intervengano per risolvere questa situazione critica. Il segretario del sindacato Osapp, Vincenzo Palmieri, ha annunciato che verrà effettuata una visita sui luoghi di lavoro per constatare di persona la difficile realtà di Carinola.

È necessario fare qualcosa per migliorare le condizioni del carcere e garantire la sicurezza e il trattamento adeguato dei detenuti. Non possiamo più permetterci di ignorare questa situazione. Speriamo che le autorità competenti prendano provvedimenti al più presto, altrimenti il rischio di ulteriori episodi di violenza sarà sempre più alto.

È importante che la società civile prenda coscienza di questa situazione e si mobiliti per chiedere giustizia e sicurezza per tutti. Non possiamo permettere che il personale di polizia penitenziaria venga aggredito impunemente. È necessario che le istituzioni prendano seriamente in considerazione questa problematica e mettano in atto le misure necessarie per risolverla.

Il carcere di Carinola è solo uno dei tanti casi di sovraffollamento e mancanza di personale che affliggono le carceri italiane. È giunto il momento di agire e trovare soluzioni concrete per garantire la sicurezza di tutti, sia dei detenuti che del personale di polizia. Speriamo che questo episodio serva da stimolo per una riflessione e un cambiamento reale. Non possiamo più permetterci di ignorare questa situazione.

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