Le carceri campane continuano ad affrontare gravi problemi legati al sovraffollamento e alla carenza di personale della Polizia Penitenziaria. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha denunciato questa situazione allarmante. Secondo Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del sindacato, si sta assistendo a un aumento insostenibile della popolazione carceraria, che comporta un carico di lavoro eccessivo per il personale penitenziario, che è notevolmente sottodimensionato. Ad esempio, nella scorsa settimana, presso la Casa Circondariale di Avellino, è stato trasferito un gran numero di detenuti provenienti da altre carceri campane, e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori trasferimenti. Di conseguenza, il carcere di Avellino ospiterà circa 600 detenuti, nonostante la capacità regolamentare sia di 507 detenuti e la capacità tollerabile sia di circa 530 detenuti. Questo comporta difficoltà nel reperire letti e materassi. Inoltre, la mancanza di una sezione di isolamento specifica e una sezione ex art. 32 in condizioni fatiscenti peggiora la situazione, con evidenti ripercussioni negative sulla sicurezza interna dell’intero reparto. Il SAPPE denuncia che la situazione dei circuiti penitenziari è critica in tutti gli istituti a causa del sovraffollamento, della promiscuità tra i detenuti e dell’assenza di sezioni ex art. 32 o di sezioni di isolamento. La situazione è identica nell’istituto di Salerno, come già denunciato al sottosegretario Delmastro durante una visita al carcere campano. Attualmente, a Fuorni, ci sono circa 530 detenuti, di cui 240 con una posizione giuridica definitiva, nonostante si tratti di una Casa Circondariale, mentre la capacità regolamentare è di 395 detenuti. Anche presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, il carcere più affollato d’Europa, il personale in servizio deve gestire una presenza media di 2100 detenuti, di cui circa 911 con una posizione giuridica definitiva, a fronte di una capacità regolamentare di 1571 posti. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, denuncia che questa situazione paradossale si verifica anche nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere, Carinola, Ariano e negli altri istituti del distretto. Il personale della Polizia Penitenziaria è stanco e, con la situazione attuale, è costretto a lavorare molte ore straordinarie, con evidenti ripercussioni negative sull’ordine e la sicurezza delle carceri e sul benessere psico-fisico degli agenti. Sono necessarie risposte concrete e immediate. Per questo motivo, il SAPPE chiede al governo Meloni, che ha deliberato importanti provvedimenti nel settore penitenziario, di dotare il personale di taser per difendersi dai detenuti violenti e di bodycam, ma anche di agire velocemente su riforme strutturali che non possono più essere rinviabili, come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunità. Inoltre, è fondamentale potenziare il personale della Polizia Penitenziaria.

Articolo precedenteEmergenza maltempo a Salerno: neve, allagamenti e frana, la città in ginocchio
Articolo successivoEfficientamento energetico a Oltre: la sicurezza in città è un fallimento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui