Scarcerato il dipendente comunale agli arresti domiciliari ad Aversa. Paolo Ruscigno, ex funzionario tecnico del Comune, è stato rilasciato dal giudice del riesame. Ruscigno era stato arrestato la scorsa settimana con l’accusa di indebito arricchimento e truffa ai danni dell’ente locale. Il suo difensore, l’avvocato Maurizio Abbate, ha sottolineato che il suo assistito è in pensione da diversi mesi e che, nonostante ciò, era spesso presente in municipio per aiutare i colleghi, essendo l’ufficio tecnico carente di personale. Inoltre, è emerso che Ruscigno lavorava anche oltre l’orario previsto senza ricevere alcuna retribuzione per gli straordinari. Questa circostanza ha convinto il giudice a scarcerarlo. Al contrario, gli altri 12 dipendenti difesi dagli avvocati Alfonso Quarto, Felice Belluomo e Giovanni Cantelli, sono ancora in attesa della decisione del giudice. A loro è stato imposto il divieto di dimora ad Aversa. I dipendenti hanno spiegato al giudice che l’assenza di timbrature non equivaleva a un’assenza dal lavoro, ma era una pratica per non far perdere tempo ai colleghi. In particolare, veniva effettuata la timbratura per conto di altri colleghi nei giorni in cui era previsto il rientro pomeridiano. Tuttavia, i dipendenti rimanevano in ufficio. Confidano che tutto venga chiarito al più presto. Nel frattempo, per 11 dei 12 dipendenti, potrebbe esserci il rischio di licenziamento, soprattutto se il provvedimento cautelare non verrà revocato. La decisione spetterà alla commissione disciplinare in accordo con il commissario straordinario Gerardina Basilicata. Il commissario ha richiamato a Aversa il dirigente Stefano Guarino, precedentemente distaccato a Roma presso il Ministero del Lavoro. Guarino tornerà a lavorare in municipio a tempo parziale, almeno per il momento, secondo un provvedimento già notificato.