Un commerciante di Arzano ha denunciato di essere stato vittima di estorsione da parte di membri del clan Di Lauro. Dopo aver rifiutato di cedere il suo bar ai Di Lauro, l’imprenditore ha pagato loro 70.000 euro in rate mensili da 1.000 euro, garantite da cambiali. Ogni volta che pagava una rata, gli veniva restituita una cambiale come garanzia di pagamento. Nel luglio 2022, l’uomo ha deciso di cedere l’attività pensando che l’estorsione sarebbe cessata, ma nel gennaio 2023, dopo aver aperto un altro bar ad Arzano, gli estorsori sono tornati minacciandolo di morte se non avesse pagato nuovamente. La vittima ha affermato che il clan Di Lauro gli aveva imposto di pagare somme a titolo di estorsione fin dal 2018 perché ritenevano di essere i proprietari del suo bar. I carabinieri del Ros di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque indagati, tre dei quali già detenuti, accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini sono state condotte dalla Tenenza dei Carabinieri di Arzano e sono partite dalla denuncia del commerciante. Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Roselli, confermate dai carabinieri del Ros, hanno ulteriormente supportato la testimonianza della vittima.