Truffa del Superbonus, arresti a Torre e nell’Agro

Sono state arrestate 83 persone, sei delle quali condotte in carcere, con l’accusa di aver ceduto a Poste Italiane crediti di imposta per un valore di circa 130 milioni di euro, ottenuti grazie alle agevolazioni del Decreto Rilancio, per lavori edilizi mai eseguiti in diverse regioni. Gli arrestati risiedono principalmente in Campania, ma ci sono anche indagati in altre province italiane. I finanzieri hanno sequestrato 16 milioni di euro a 34 indagati, considerati il profitto del reato, e altri 48 milioni di crediti di imposta fittizi a 35 persone. Le accuse contestate sono truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. L’indagine ha svelato un sistema composto da circa 50 società “cartiere” che hanno dichiarato falsamente di avere in corso lavori di riqualificazione energetica e di rifacimento di facciate di edifici residenziali in diverse regioni italiane. I crediti ottenuti in modo fraudolento sono stati ceduti a Poste Italiane in cambio di diversi milioni di euro, che sono poi scomparsi attraverso soggetti e società compiacenti, italiane ed estere, soprattutto cinesi.

Il bilancio. La Presidente Meloni ha dichiarato che la manovra economica del 2024 non può permettersi sprechi e ha citato il disastro del Superbonus 110% come un esempio. Secondo i documenti dell’Agenzia delle Entrate, ci sarebbero più di 12 miliardi di irregolarità legate ai bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha parlato di una truffa ai danni dello Stato e ha sottolineato l’importanza di occuparsi delle persone che rischiano di trovarsi per strada a causa di queste norme.

Il futuro. La sottosegretaria al MEF Lucia Albano ha chiesto di sospendere la seduta per esaminare gli ordini del giorno presentati al disegno di legge di conversione del decreto Superbonus. Il dl Superbonus arriverà nell’aula del Senato a partire dal 20 febbraio. Secondo le opposizioni, il governo avrebbe detto chiacchiere e inesattezze sul superbonus e quindi è necessaria un’indagine conoscitiva nella commissione Finanze per fare chiarezza sulla base di dati reali e concreti.

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