Tragedia al carcere di Secondigliano: l’agente Felice Scuotto si toglie la vita

Il carcere di Secondigliano, a Napoli, è stato teatro di una tragica vicenda: l’agente della Polizia Penitenziaria Felice Scuotto, originario di Aversa e di soli 38 anni, è stato trovato morto. Secondo quanto riportato da Infodivise, si tratterebbe di un suicidio, avvenuto poco dopo il termine del turno di lavoro notturno, con la pistola d’ordinanza.

Non si conoscono i motivi che avrebbero spinto l’agente a compiere questo gesto estremo, ma la notizia ha suscitato grande dolore e commozione tra i suoi colleghi, i suoi amici e la sua famiglia. Felice Scuotto aveva prestato servizio anche presso gli istituti penitenziari di San Vittore a Milano e Regina Coeli a Roma.

Sul web, numerosi messaggi di cordoglio e di ricordo per l’agente, descritto come un ragazzo d’oro, un bravo ragazzo con alti valori della vita come la famiglia, il lavoro e i figli, la cosa più bella. La Polizia Penitenziaria per sempre ha pubblicato un post d’addio alla pagina Facebook, ricordando Felice come una persona tanto amata e che continuerà ad accompagnare e a guidare la sua famiglia dall’alto.

Felice Scuotto lascia una moglie, due bambini e tanti parenti ed amici che lo piangono con dolore. Tra questi, Alfonso, che gli rivolge un commovente messaggio: “Che fai, mi lasci solo in queste onde? Tu mi hai dato consigli e che fai ora scappi? Mi lasci? Ho bisogno di te amico mio, ancora una volta sei stato tu a darmi forza per quello che ho passato. Parlami ancora una volta e poi non ti darò più fastidio. Ho ancora bisogno di te, sei parte della mia vita fratello mio”.

La vicenda di Felice Scuotto è un triste monito sulla fragilità della vita e sulla necessità di prestare attenzione alle persone che ci circondano, soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Il ricordo dell’agente resterà vivo nei cuori di chi l’ha conosciuto e amato.

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