“Siamo innocenti”. È quanto dichiarato durante gli interrogatori di garanzia da Luigi Granata, Salvatore Pugliese e Palma Paolo, tutti residenti a Giugliano in Campania. I tre sono stati arrestati il 31 gennaio dai carabinieri per una rapina da 52.300 euro all’ufficio postale di Riardo.

I tre indagati, difesi dagli avvocati Luigi Poziello e Salvatore Cacciapuoti, hanno respinto ogni accusa professando la loro innocenza di fronte al giudice Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

L’indagine che coinvolge i tre indagati è il proseguimento di una precedente inchiesta che ha portato a misure cautelari per rapine ai supermercati Decò di Aversa ed Eurospin di Carinaro, oltre al tentativo di rapina all’ufficio postale di Curti. Dai successivi accertamenti è emerso che la banda aveva colpito anche l’ufficio postale di Riardo.

Nell’ufficio postale di Riardo, la direttrice e due dipendenti sono state tenute in ostaggio sotto la minaccia di una pistola dai membri della banda. Secondo i militari, la banda aveva un modus operandi collaudato. Nei giorni precedenti alla rapina venivano effettuati sopralluoghi nella zona. Poi, con l’utilizzo di auto rubate, si recavano all’ufficio postale all’orario di apertura, riuscendo a introdursi con il responsabile o qualche dipendente. Una volta compiuta la rapina, la banda fuggiva a bordo delle auto lasciate nelle vicinanze. I carabinieri hanno visionato filmati, incrociato tabulati telefonici, svolto intercettazioni e ascoltato testimoni.

Un’indagine durata più di due anni ha consentito di individuare nei tre arrestati i responsabili del colpo. Pugliese e Granata sono stati portati in carcere, mentre Palma è stato posto ai domiciliari.

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