Una tragedia si è verificata oggi a Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, dove un uomo di nome Pasquale Pinto ha ucciso sua moglie Ewa Kaminska, originaria della Polonia, tagliandole la gola. Successivamente, l’uomo si è suicidato probabilmente ingerendo del veleno. La coppia aveva tre figli, una ragazza di 14 anni e due ragazzi di 16 e 18 anni. Non è stata trovata nessuna lettera che potesse spiegare il gesto, ma sembra che Pasquale stesse attraversando una grave crisi depressiva da alcuni mesi, causata dalla perdita del lavoro come guardia giurata.
I vicini di casa hanno confermato che l’uomo era afflitto da forti crisi depressive. All’interno dell’abitazione sono stati trovati una cinquantina di proiettili e una pistola calibro 9 x 21. Uno dei vicini ha raccontato di aver visto Pasquale affacciarsi dal balcone questa mattina e di averlo trovato completamente trasformato, quasi indemoniato. Alle 8 del mattino, l’uomo aveva urlato dal balcone di aver ucciso la moglie e che i figli non erano in casa.
I vicini hanno descritto la coppia come molto attenta ai figli. Uno di loro ha provato a fermare Pasquale urlandogli: “Lino, che stai facendo?”. Ma l’uomo ha puntato la pistola contro di lui e minacciato di sparargli in testa. Nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto così terribile da parte di Pasquale.
Il sindacato Fsp Polizia di Stato ha elogiato gli agenti intervenuti sul posto per la loro professionalità e coraggio. Stella Cappelli, segretario generale vicario Fsp Polizia di Stato, ha sottolineato l’importanza di fornire un maggiore supporto agli agenti che operano a Napoli, una città estremamente difficile e complicata.
Purtroppo, la mattinata di oggi si è conclusa in modo tragico, con la morte di Pasquale Pinto e sua moglie Ewa Kaminska. È stato un momento concitato e drammatico, ma i colleghi degli agenti intervenuti sul posto hanno gestito la situazione con determinazione e competenza, cercando di evitare il peggio. Meritano il nostro plauso per il coraggio dimostrato di fronte a un pericolo grave e subdolo.