Il terremoto nella zona collinare di Napoli ha portato alla luce la possibile ricompattazione del clan Cimmino-Caiazzo. Nonostante una condanna non ancora definitiva a oltre dieci anni e l’accusa di essere uno dei registi dell’imposizione del racket a tappeto, il ras Salvatore Arena ha ottenuto a sorpresa gli arresti domiciliari. I giudici della Corte d’appello hanno ritenuto attenuate le esigenze cautelari e hanno accolto l’istanza avanzata dai legali del presunto ras. Questa decisione ha sollevato molte polemiche e alimentato il timore che il clan possa riorganizzarsi e continuare le proprie attività illegali. La lotta alla criminalità organizzata in questa zona sembra essere sempre più difficile, con la possibilità che vecchie alleanze vengano ristabilite e nuove minacce si profilino all’orizzonte. La situazione richiede un intervento deciso delle autorità competenti per contrastare questa pericolosa ricompattazione del clan Cimmino-Caiazzo.

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