CAIAZZO/BAIA E LATINA Emanuele La Prova-Ancora sangue lungo le arterie provinciali del territorio casertano. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 16, un tragico incidente stradale è costato la vita alla signora Elvia Morgillo, quarantaquattrenne originaria di Baia e Latina. La donna era al volante di una vecchia Fiat punto cabrio di colore giallo, in compagnia del figlio diciottenne, Francesco. I due stavano transitando nei pressi della località Cameralunga, nel territorio comunale di Caiazzo. Improvvisamente, una Citroen, che si trovava dall'altro lato della carreggiata, ha invaso la corsia sulla quale stavano viaggiando la signora ed il ragazzo. Lo scontro frontale tra le due vetture è stato terribile. Entrambe le auto, dopo l'impatto, erano totalmente distrutte. Subito dopo il tremendo schianto, gli altri utenti della strada hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono poi giunti gli agenti della polizia municipale, agli ordini del comandante De Luca, e l'equipe del 118. Sfortunatamente, al loro arrivo la quarantaquattrenne di Baia e Latina era già deceduta. Lo scontro frontale, infatti, non aveva lasciato alcun alla donna, morta sul colpo. Tratto in salvo dalle lamiere dell'auto, invece, il giovane Francesco. Le condizioni del ragazzo, in seguito al forte colpo subito, erano alquanto critiche: proprio per questo motivo, il diciottenne è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Caserta. Fortunatamente, stando alle primissime indiscrezioni, sembrerebbe che il giovane sia fuori pericolo di vita. E' stato invece condotto presso l'azienda ospedaliera di Piedimonte Matese il conducente della Citroen. L'uomo, originario dell'hinterland napoletano, avrebbe riportato solo alcune ferite superficiali. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. Dopo l'intervento del personale medico, sul posto sono giunti gli agenti della polizia stradale. Toccherà a loro, infatti, condurre le indagini. Al momento sembrano esserci pochissimi dubbi sulla dinamica dell'incidente. La Citroen ha invaso la corsia opposta, schiantandosi contro la vecchia Fiat Punto cabrio. Resta da capire, invece, se l'uomo al volante abbia perso il controllo della vettura a causa di un guasto interno o per una sua disattenzione. Vedremo se, nei prossimi giorni, le indagini della polizia stradale porteranno ulteriori novità a riguardo. Nel frattempo, l'intera comunità di Baia e Latina si è stretta intorno al dolore del marito e dei tre figli della signora Elvia, due dei quali ancora minorenni, distrutti dal tragico avvenimento. Non è un periodo particolarmente facile per la cittadina del casertano. Nemmeno un mese fa, il paese di Terra di lavoro diede il suo ultimo saluto al diciassettenne Francesco D'Onofrio, anch'egli vittima di un tragico sinistro stradale. Nella notte tra il 25 ed il 26 maggio, il ragazzo di Baia e Latina andò a schiantarsi contro un muro con una Ford Fiesta, dopo aver colpito un cinghiale apparso improvvisamente sulla carreggiata. Il forte impatto non lasciò scampo al minorenne, morto sul colpo. Al suo fianco, il diciassettenne aveva il suo amico Carmelindo, che riuscì miracolosamente a salvarsi dopo essere stato trasportato d'urgenza in ospedale. Nemmeno un mese dopo quel tragico episodio, la comunità baiarda si ritrova a piangere la scomparsa di una propria concittadina.

Le organizzazioni sindacali Fimmg, Snami, Cisl, Smi, Fmt e Cimo si oppongono fermamente al piano di demedicalizzazione delle ambulanze del 118 nella provincia di Benevento. Secondo i sindacati, ridurre il numero di ambulanze mediche sul territorio comprometterebbe gravemente l’assistenza ai pazienti, soprattutto quelli con patologie urgenti. Alcune ambulanze sono già state demedicalizzate e ci sono stati problemi evidenti nel servizio di emergenza sanitaria.

La proposta della Asl di Benevento di demedicalizzare tutte le ambulanze non ha senso, soprattutto considerando che attualmente il 62% dei medici del 118 previsti sono in servizio. Inoltre, con 48 medici su 78 disponibili, sarebbe possibile garantire il corretto funzionamento delle ambulanze già mediche senza la necessità di ulteriori demedicalizzazioni.

Le organizzazioni sindacali sottolineano l’importanza di garantire l’accesso equo all’assistenza sanitaria e la qualità delle cure, soprattutto per i pazienti critici. La presenza di un medico a bordo dell’ambulanza aumenta significativamente le possibilità di sopravvivenza in caso di emergenza.

La protesta contro la demedicalizzazione delle ambulanze ha coinvolto diverse istituzioni e la popolazione locale, evidenziando la preoccupazione per la riduzione della qualità dei servizi sanitari. È fondamentale riformulare il piano di riorganizzazione del servizio 118 nella logica della tutela della salute e della sicurezza dei pazienti, senza compromettere la presenza dei medici a bordo delle ambulanze.

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