L’importanza della riorganizzazione del servizio 118 nel Sannio è evidente, considerando le motivazioni legate alla carenza di personale medico che affligge le emergenze a livello nazionale e regionale. Giuseppe Galano, direttore del 118 dell’Asl Napoli 1 e Capri, sottolinea come i medici dell’emergenza svolgano un lavoro gravoso e rischioso, che richiede un impegno costante e una presenza in prima linea. La mancanza di personale medico non è dovuta solo ai pensionamenti, ma anche all’esodo progressivo dai presidi Saut e dai reparti di emergenza degli ospedali, in cerca di condizioni lavorative più gratificanti.

Galano evidenzia la necessità di una programmazione governativa volta a frenare questa diserzione, considerando che nella sua giurisdizione sono rimasti meno di 40 medici su 120. La demedicalizzazione delle ambulanze è una soluzione adottata per garantire il servizio, data la carenza di personale. L’uso di auto mediche affiancate da ambulanze infermieristiche rappresenta un approccio ottimale, consentendo un intervento tempestivo e mirato a seconda delle necessità.

La presenza di ambulanze infermieristiche e auto mediche assicura un soccorso adeguato in base alla situazione, evitando interventi inutili e ottimizzando le risorse disponibili. Questo modello, già adottato da anni in America, si sta gradualmente diffondendo anche in Italia, promuovendo un approccio più mirato e efficiente alle emergenze sanitarie. La rimodulazione del servizio 118 nel Sannio rappresenta quindi un passo verso una gestione più efficace e razionale delle risorse, garantendo un soccorso tempestivo e adeguato ai bisogni dei cittadini.

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