Le attività commerciali nel centro estetico di via Galdi a Mercatello non passavano di certo inosservate. Le tracce di ciò che avveniva al suo interno erano facilmente rintracciabili sul web: bastava inserire il numero di telefono o l’indirizzo su Google per trovare annunci e promesse alquanto esplicite. Una situazione che, purtroppo, non è isolata.

Già nel 2017, la Procura di Salerno aveva avviato un’indagine su un presunto giro di prostituzione che operava in due centri estetici di lungomare Colombo e via Fratelli de Mattia. Durante le indagini, emerse un via-vai sospetto nei pressi dei negozi e annunci pubblicati online che facevano intendere il tipo di servizi offerti.

Nonostante sia passato del tempo, il web continua a mostrare come a Salerno e in provincia siano ancora presenti attività commerciali e abitazioni dove si possono ricevere prestazioni simili, con tanto di recensioni sulla qualità dei servizi offerti. Una sorta di “città del proibito” che, purtroppo, non è così nascosta come si potrebbe pensare.

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