Due cittadini irpini, O.V. e S.D.P., si sono difesi dalle accuse di essere coinvolti in una presunta maxitruffa sui fondi Pnrr. I due hanno dichiarato la propria estraneità all’associazione criminale e hanno presentato la propria versione dei fatti. Sono stati assistiti rispettivamente dai penalisti Gerardo Santamaria e Alfonso Laudonia.

L’inchiesta condotta dalla Procura Europea e dalle Fiamme Gialle ha coinvolto anche l’irpino Maurizio De Simone, arrestato a Pistoia e finito in carcere. Anche per lui è previsto un interrogatorio di garanzia nella stessa giornata.

I due irpini indagati sono stati ascoltati dal Gip del Tribunale di Avellino su rogatoria del Gip di Roma, che ha emesso la misura cautelare e i sequestri per un ammontare di circa 600 milioni di euro. È molto probabile che il caso venga trasferito al Tribunale del Riesame di Roma per ulteriori valutazioni.

La vicenda, che ha destato grande clamore nella comunità irpina, continua a tenere banco nei media e nelle discussioni pubbliche. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se verranno individuati altri possibili complici.

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