Tragedia alla centrale idroelettrica di Bargi: tre morti, cinque feriti e quattro dispersi
Una tragedia ha colpito la centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, con un bilancio tragico di tre persone morte, cinque ferite e quattro disperse a seguito dell’esplosione di una turbina. Le vittime sono state identificate come Tanase Pavel Petronel, Mario Pisani e Vincenzo Franchina, mentre i dispersi sono Paolo Casiraghi, Alessandro D’Andrea, Adriano Scandellari e Vincenzo Garzillo.
Le cause dell’esplosione sono ancora in corso di accertamento, ma si ipotizza un montaggio errato dei componenti della turbina durante la manutenzione, una manovra azzardata durante il pre-collaudo o l’uso di materiali scadenti nei lavori di manutenzione. Le autorità stanno verificando il rispetto dei capitolati d’appalto da parte delle ditte incaricate della manutenzione.
La centrale di Bargi è la più potente dell’Emilia-Romagna, con una capacità installata di 330 megawatt. Controllata da remoto, è composta da due turbine, una delle quali è esplosa. Gli studenti delle scuole medie di Vignola che erano in visita alla centrale poco prima dell’esplosione sono stati fortunatamente allontanati grazie a un cattivo odore che li ha spinti via.
La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose, per ricostruire la dinamica dell’incidente e individuare i responsabili. Le ricerche dei dispersi proseguono senza sosta, mentre Enel Green Power ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime e ha annunciato un’inchiesta interna.