Un operaio licenziato ingiustamente un anno fa dall’azienda Tiberina di Pomigliano d’Arco (Napoli) è ancora in attesa di poter tornare al lavoro, nonostante la sentenza del giudice del Lavoro del Tribunale di Nola che ha disposto il suo reintegro. La Fiom di Napoli ha reso nota la situazione, evidenziando che il lavoratore non solo non è stato ancora reintegrato, ma ha anche perso il sussidio di disoccupazione.
Il responsabile automotive della Fiom di Napoli, Mario di Costanzo, ha spiegato che nonostante la condanna dell’azienda al reintegro, questa non ha ancora adempiuto alla sentenza del giudice, che è immediatamente esecutiva. Sono passati quasi 40 giorni e il dipendente non è stato reintegrato, perdendo anche lo stipendio. Di Costanzo ha annunciato nuove azioni legali nel caso in cui l’operaio non venga reintegrato, sottolineando che la legge è uguale per tutti e che è necessario difendere il diritto del lavoratore a tornare al proprio posto di lavoro.
Si tratta di una situazione inaccettabile, che mette in difficoltà non solo il lavoratore licenziato ingiustamente, ma anche la sua famiglia. È importante che l’azienda rispetti la sentenza del giudice e reintegri immediatamente l’operaio, garantendo così il suo diritto al lavoro e alla dignità. È fondamentale che vengano rispettati i diritti dei lavoratori e che venga fatta giustizia in questo caso.